Unità 12 NEL REGNO ANIMALE: GLI INVERTEBRATI

2 Gli animali più semplici: spugne, meduse e polipi

Come sono fatte le spugne? 
Che cosa sono i coralli? 
Come vivono le meduse? 


Le spugne naturali che si usano per il bagno (2), le meduse di cui, nel mare, temiamo le punture, e i coralli, un tempo usati in gioielleria, sono tutti invertebrati: animali semplici, prevalentemente a simmetria raggiata, fondamentali in alcuni importantissimi ecosistemi. Dalla sopravvivenza dei coralli, per esempio, dipende l’esistenza della barriera corallina e di intere isole, gli atolli, che su di essa sono sorti.

LE SPUGNE

Le spugne sono animali acquatici molto semplici, incapaci di muoversi, che vivono attaccati a un sostegno, come per esempio rocce o conchiglie; la maggior parte sono marine, ma ne esistono anche alcune di acqua dolce. Hanno una forma simile a un piccolo sacco con una base chiusa e una cavità centrale aperta verso l’alto, chiamata osculo; il loro corpo non si affloscia perché è sostenuto da piccole strutture calcaree, le spicole, o da fibre costituite principalmente da una proteina, la spongina, intrecciate fra loro (3).
Le spugne appartengono al phylum dei poriferi, nome che si riferisce ai numerosi pori presenti sul loro corpo. Si tratta di piccole aperture o canali che permettono a questi organismi di nutrirsi per filtrazione: attraverso i pori l’acqua penetra nella cavità interna, portando con sé ossigeno e nutrimento (microrganismi e sostanza organica); poi fuoriesce dall’apertura centrale, scaricando all’esterno le sostanze di rifiuto.


(3) Struttura di una spugna

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Questa corrente continua di acqua, dall’interno all’esterno della spugna, è alimentata da particolari cellule munite di flagelli situate sulla parete interna del corpo: il movimento dei flagelli crea una corrente di risucchio che facilita sia l’ingresso dell’acqua, sia la sua fuoriuscita attraverso l’osculo.
Le spugne si riproducono sia con modalità asessuata, per gemmazione, sia con modalità sessuata, tramite i gameti, prodotti in particolari aree del corpo. La maggior parte delle spugne è ermafrodita, ossia uno stesso individuo produce sia i gameti femminili sia quelli maschili: animali che non si possono muovere devono usare tutte le strategie possibili per riprodursi.

POLIPI E MEDUSE

I polipi (da non confondere con i polpi, che sono molluschi marini) e le meduse appartengono al phylum degli cnidari: si tratta di animali acquatici, quasi tutti marini, dotati di speciali cellule, gli cnidociti, che contengono una sostanza velenosa e urticante con cui catturano le prede (anche piccoli pesci) e al tempo stesso si difendono dai predatori. 

Li trattiamo insieme perché polipi e meduse costituiscono due diverse fasi del ciclo di vita di uno stesso animale (4).
1. Il polipo trascorre la vita ancorato a un sostegno, senza muoversi; da esso si staccano delle piccole larve, prodotte per gemmazione, che crescendo diventano meduse.
2. La medusa conduce la propria vita nuotando liberamente e si riproduce sessualmente, dando vita a nuovi polipi.


(4) Ciclo vitale di una medusa

Le meduse rilasciano in mare i gameti (spermatozoi e cellule uovo); una volta fecondate, l’uovo dà origine a una larva che, dopo aver nuotato un po’, si poggia sul fondo e si trasforma in polipo.

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I polipi sono costituiti da un corpo semplice, fissato a una base (scoglio, conchiglia) tramite una sorta di piede, il disco pedale; nella parte alta sono dotati di tentacoli urticanti, grazie ai quali catturano le prede. Sono polipi sia gli anemoni di mare, sia le madrepore e i coralli: questi ultimi vivono all’interno di uno scheletro calcareo prodotto da loro stessi, attaccati alla scogliera in colonie di migliaia di individui, e danno vita a formazioni come la barriera corallina e gli atolli. Coralli e anemoni (5) si sono adattati alla vita sessile, hanno cioè abbandonato la fase libera di medusa e conducono tutta la vita come polipi. Purtroppo l’aumento della temperatura dei mari, l’inquinamento, e l’uomo, che ha predato i coralli per lungo tempo per realizzare oggetti preziosi, stanno mettendo fortemente a rischio la sopravvivenza di questi organismi; solo una rapida inversione di tendenza unita a una politica di protezione di questa meravigliosa fauna marina potrà migliorare la situazione.
Le meduse sono animali pelagici (ossia che vivono in mare aperto), a forma di ombrello e con diversi tentacoli, costituite quasi interamente di acqua; grazie alla presenza di cellule muscolari sparse per il corpo, sono in grado di muoversi, lentamente ma attivamente. Le cellule urticanti sono concentrate soprattutto nei tentacoli, ma ve ne sono anche nelle altre parti del corpo; in alcuni casi il veleno contenuto in queste cellule può essere mortale per l’uomo.

    SCIENZE +     Casa dolce casa 

L’anemone di mare, o attinia, è un polipo urticante, che vive attaccato a un sostegno in attesa che una preda passi tra i suoi tentacoli. Il pesce pagliaccio, però, è immune al veleno dei tentacoli e vive in simbiosi con l’anemone: nascosto tra i suoi tentacoli, il pesce pagliaccio trova riparo dai predatori; in cambio, l’anemone riceve parte del cibo che il pesce pagliaccio si procura.

 

                     
  Uso le domande guida  
  • Come sono fatte le spugne?

  • Che legame c’è tra meduse e polipi?

  • Che cosa sono i coralli?

Scienze evviva! - volume 1
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