SCIENZA & AMBIENTE 

EMERGENZA ACQUA

La Terra è ricoperta per più del 70% della sua superficie da acqua: di questa, il 97% è acqua marina, salata, e il 3% è acqua dolce, di cui solo un terzo (l’1% circa) è utilizzabile per bere e per tutte le altre attività umane. L’acqua, come molti elementi essenziali alla vita, compie un suo ciclo, e si riaccumula grazie alle precipitazioni. La velocità e l’intensità con cui si consuma, però, sono di gran lunga superiori a quella con cui si “ricarica” attraverso le piogge e le nevi, soprattutto considerata l’esplosione demografica dell’ultimo secolo, che ha determinato un aumento dei consumi di circa il 600% (sono cioè sestuplicati).
Va inoltre sottolineato che la distribuzione dell’acqua nel mondo è fortemente disuguale: si passa da una disponibilità media di 425 litri al giorno di un abitante degli Stati Uniti, ai 10 litri al giorno di un abitante del Madagascar (in Italia la media è di 237 litri). L’Organizzazione Mondiale per la Sanità afferma che sotto la soglia dei 50 litri a testa al giorno si può parlare di sofferenza per mancanza di acqua.
Il settore produttivo che fa maggior uso di acqua è senz’altro quello agricolo ed è lì che si registrano gli sprechi maggiori, soprattutto nel sistema di distribuzione e di irrigazione. Per ovviare al problema, oltre alla necessità di attuare seri controlli e manutenzione sulla rete idrica, si stanno sperimentando sistemi di irrigazione alternativi (utilizzo di acque salmastre, reflue, di drenaggio, tutte opportunamente trattate).
L’acqua è un bene primario, essenziale alla vita: è necessario pertanto essere consapevoli della necessità di tutelarlo. Le diverse pratiche di recupero e riciclo, ancora poco diffuse in Italia, rappresentano senz’altro un passo in questa direzione.

Scienze evviva! - volume 1
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