Dossier Arte - volume 3 

Il ja Efimovi Repin, Battellieri del Volga, 1870-1873, olio su tela, 131,5x281 cm. San Pietroburgo, Museo Russo. Michele Cammarano, Ozio e lavoro, 1863 ca., olio su tela, 60x118 cm. Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte. Achille D Orsi, Proximus tuus, 1880, bronzo, 106x120x135 cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna (GNAM). L arte realista oltre i propri modelli L attitudine verso la ricerca del vero è sollecitata dal contemporaneo pensiero positivista, che individua nell esperienza diretta l unico strumento di conoscenza certa. Alcuni presupposti dell arte realista affondano le radici nel Romanticismo. Benché il Realismo rifiuti l esaltazione dell interiorità individuale e degli aspetti imperscrutabili dell esistenza, ne condivide l approccio indagatore. Sulla scia tracciata dagli artisti romantici che hanno dedicato maggiore attenzione a soggetti anonimi o emarginati si pensi ai soldati di Goya, ai naufraghi senza nome di Turner o ai malati di mente di Géricault una nuova generazione di artisti si esprime attraverso un linguaggio mirato all analisi obiettiva, che tiene conto delle molteplici attività umane: c è spazio dunque per la lezione di danza come per la raccolta del grano, purché rappresentate secondo un interpretazione oggettiva e puntuale. Il vero bersaglio della poetica realista è la pittura accademica, divenuta ormai quanto di più distante dalla rappresentazione della società moderna. Il protagonista assoluto di questa rottura è Gustave Courbet, caposcuola della pittura realista francese che, una volta rifiutato al Salon del 1855, decide di allestire un proprio padiglione dedicato interamente al Realismo. La grande rivoluzione attuata da Courbet apre la strada alla sperimentazione di tecniche pittoriche nuove e individuali, distanti dalle norme accademiche, con cui gli artisti esprimeranno il proprio interesse per i soggetti del quotidiano, colti anche negli aspetti più miseri e scabrosi. 95

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri