il Punto su... Scultura e pittura nell’età del Romanticismo

il Punto su Scultura e pittura nell età del Romanticismo Lo scultore Lorenzo Bartolini teorizza e ritrae il Bello naturale . Solo attorno al 1830 si può cominciare a parlare di scultura romantica. In Francia, Antoine-Louis Barye (1796-1875) si specializza nella rappresentazione di animali, mentre Fran ois Rude (1784-1855) oscilla tra l immediatezza del Giovane pescatore napoletano che gioca con una tartaruga e l enfasi della Marsigliese per l Arco di Trionfo di Parigi. In Italia, lo Spartaco di Vincenzo Vela (1820-1891), eseguito due anni dopo il fallimento dei moti del 1848, fu interpretato in chiave risorgimentale e criticato per la brutalità della posa. I nazareni, tra cui Friedrich Overbeck (1789-1869), sono un gruppo di pittori di origine germanica attivi a Roma, mossi da fervore religioso, che si ispirano alla pittura del Quattrocento italiano. Le posizioni dei nazareni hanno un seguito nei puristi, tra cui Tommaso Minardi (1787-1871) e Luigi Mussini (1813-1888). In Inghilterra, si forma nel 1848 la confraternita dei preraffaelliti, che assume la pittura anteriore a Raffaello come modello morale e stilistico, ispirata dal critico John Ruskin. I principali esponenti sono John Everett Millais (1829-1896: Ofelia), William Holman Hunt (1827-1910: La luce del mondo), Ford Madox Brown (1821-1893: Chaucer alla corte di Edoardo III), Dante Gabriel Rossetti (1828-1882: Ecce ancilla Domini!, La pergola blu). Alla tecnica realista fa riscontro nei preraffaelliti l accentuazione del significato simbolico dei soggetti: dagli anni Sessanta si assiste a un evoluzione in chiave simbolista. L intenso rapporto tra uomo e natura nel Romanticismo porta alla diffusione della pittura di paesaggio. Caspar David Friedrich (1774-1840) predilige soggetti malinconici, dando scarso risalto alla presenza umana nel paesaggio, come si vede in Abbazia nel querceto e in Viaggiatore davanti a un mare di nebbia. Il Naufragio della Speranza di Friedrich, diversamente dalla Zattera della Medusa di Géricault, è privo di figure umane e di elementi narrativi. La Scuola di Posillipo si sviluppa a Napoli e si dedica alla rappresentazione di paesaggi marini in tono antiaccademico, accentuandone i caratteri pittoreschi e gli aspetti impetuosi della natura: ne fanno parte artisti di varia provenienza, tra cui il vedutista olandese Anton Sminck van Pitloo (1790-1837) e il napoletano Giacinto Gigante (1806-1876). L inglese John Constable (1776-1837) si dedica esclusivamente alla rappresentazione della campagna inglese e ha tra i suoi modelli pittori seicenteschi come Claude Lorrain. I suoi dipinti sono generalmente realizzati in studio, ma preceduti da bozzetti eseguiti all aria aperta e dimostrano una capacità di cogliere i fenomeni atmosferici che influenza molti paesaggisti francesi. William Turner (1775-1851) viaggia in tutta Europa e in particolare in Italia, dedicando grande attenzione a Venezia. A confronto Nella sua fase purista, Mussini riprende da vicino i modelli della pittura quattrocentesca, e in particolare di Perugino, nella regolarità della composizione, nell atteggiamento della figura e nel rapporto tra architettura e paesaggio. PERUGINO, UN MODELLO PER MUSSINI Pietro Perugino, San Sebastiano, 1495 ca. Luigi Mussini, Musica sacra, 1841 DOMANDE GUIDA 1. Quali sono i soggetti preferiti dagli scultori romantici? 2. Dove si affermano i primi casi di imitazione dell architettura gotica? 3. Quali sono le analogie e quali le differenze tra nazareni, puristi e preraffaelliti? 4. Quali sono i punti di riferimento teorici e letterari della confraternita dei preraffaelliti? 5. Come si presenta la tecnica pittorica dei preraffaelliti? 6. Per quali motivi la pittura di paesaggio si sviluppa particolarmente nel periodo romantico? 7. Quali sono le differenze più rilevanti tra il Naufragio della Speranza di Friedrich e la Zattera della Medusa di Géricault? 8. Che cos è la Scuola di Posillipo? 9. Qual era il metodo di lavoro di Constable? 10. Quali aspetti della natura interessano soprattutto Turner? 85

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri