Dossier Arte - volume 3 

2 L Età Romantica L analisi della follia Poco dopo l esposizione della Zattera della Medusa, Géricault trascorre alcuni mesi, tra il 1820 e il 1821 in Inghilterra; il soggiorno rinsalda in lui l interesse per la follia, come studio scientifico verso chi è affetto da infermità mentale. „ Alienata con monomania dell invidia Grazie a un amico ha l occasione di osservare dal vero i malati rinchiusi nell ospedale psichiatrico parigino della Salp trière, dove la sua ricerca si traduce in una serie di dieci tele che mostrano altrettante patologie: solo cinque dipinti però sono giunti integri sino ai nostri giorni, tra cui l Alienata con monomania dell invidia (8). L assenza di uno sfondo definito concentra l attenzione sulla figura: Géricault ritrae l anziana mentre fissa un punto distante, completa- mente assorta nella propria mania. Gli occhi sono circondati da una corona di sangue che amplifica l inquietudine dello sguardo. L artista non risparmia nessuna ruga e nessuna imperfezione a questo volto fortemente segnato dall età ma soprattutto dall isolamento: un ciuffo di capelli grigi e incolti sbuca dal candore . La scelta cromatica è raffinata e passa dal rosso della cuffia della veste al marrone dello scialle che la avvolge rendendola ancora più goffa. L indagine di Géricault è priva di morbosità ed è piuttosto il frutto di una sincera curiosità per gli aspetti più drammatici della vita. Leggendo la serie degli alienati attraverso la filigrana della cultura romantica, le patologie mentali che affliggono i reietti ritratti da Géricault divengono la metafora di altrettanti difetti della società ottocentesca. In pochi centimetri quadrati Géricalut alterna una tecnica pittorica assai differente: sulla base uniforme dell incarnato traccia dense pennellate chiare a indicare l aggrottarsi delle rughe sulla fronte. I capelli sono resi attraverso la sovrapposizione di grigi in contrasto con il bianco della cuffia. 8. Théodore Géricault, Alienata con monomania dell invidia, 1822-1823, olio su tela, 72x58 cm. Lione, Museo di Belle Arti. 56