Philip Johnson

9 Dal dopoguerra alla fine del Novecento Philip Johnson Attraverso il Novecento, oltre il moderno Una vita durata quasi un secolo e un intensa presenza nei momenti decisivi del dibattito architettonico del suo tempo hanno garantito a Philip Johnson (Cleveland 1906-New Canaan 2005) una carriera lunga e significativa, che con vivacità e spregiudicatezza ha declinato i principali linguaggi estetici e costruttivi del Novecento. Apprezzato e allo stesso tempo criticato da molti detrattori, questo camaleontico architetto americano rimane ancora oggi una figura controversa, che merita di essere analizzata per la sua straordinaria capacità di decantare e riverberare, come in un gioco di specchi, icone pregresse e forme innovative, decostruite e rimontate in maniera inedita con atteggiamento ludico e simbolista. „ Glass House Trionfo del modernismo minimalista, la Glass House (36) è progettata da Johnson all inizio della sua esperienza professionale. La casa è una grande scatola in ferro e vetro, chiaramente ispirata alle architetture di Gropius e Mies van der Rohe. Il 36. Philip Johnson, Glass House, 1948-1949. New Canaan (Connecticut). 426 37. Philip Johnson, Sheldon Memorial Art Gallery, 1961-1963. Lincoln (Nebraska). 38. Philip Johnson, AT&T Building, 1979-1984. New York. volume è puro; i materiali sono innovativi e il sistema costruttivo è razionale; le funzioni sono dislocate all interno in uno spazio continuo, liberato dalla presenza di muri e pilastri. „ Sheldon Memorial Art Gallery Emblematica di una stagione diversa è la Sheldon Memorial Art Gallery (37), in cui il progettista abbandona l integralismo modernista della Glass House per recuperare la regola classica di un ordine architettonico reinterpretato, e stilizzato, in chiave novecentesca. L edificio museale è caratterizzato infatti da un elegante facciata in travertino romano, articolata da un disegno a rilievo che ricorda la sequenza costituita da stilobate, colonne e architrave. Questa concatenazione di membrature crea, secondo le parole dello stesso Johnson, «quella terza dimensione che manca all architettura moderna più recente . „ AT&T Building Successivamente, dopo aver attraversato i codici del Razionalismo e i processi di sintesi di un nuovo classicismo, l architetto approda alla cultura commerciale e massmediologica di fine secolo con l AT&T Building (38) di New York. In questo caso Johnson utilizza la tipologia ormai collaudata del grattacielo per lanciare il messaggio puramente formale di un architettura che ha ormai superato l impegno ideologico e sociale del Movimento Moderno. Così, con il suo grande arco d ingresso e il coronamento che reinterpreta il tema ellenistico e rinascimentale del frontone spezzato, l AT&T mescola suggestioni e citazioni storicistiche, materializzando nella metropoli contemporanea un paradigma fondamentale della post-modernità.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri