Dossier Arte - volume 3 

I maestri e i movimenti del secondo Novecento Francis Bacon ghigno sardonico. Il quadro non è dominato da una logica razionale ma è il frutto di un percorso di sensazioni ed esperienze complesso e per certi versi imperscrutabile; in esso si fondono ferocia, comicità e mistero, in un probabile richiamo dei dittatori-carnefici, impegnati ad arringare le folle nei tragici anni del secondo conflitto mondiale. „ Studio di corpo umano Nel dipinto del 1949, Studio di corpo umano (28), l artista si concentra sulla rappresentazione dell uomo nella sua integrità. Un sensuale nudo maschile prende corpo sulla tela grazie a una massa cromatica chiara, modellata sullo sfondo nero con vigorosi passaggi di spatola, quasi fosse una scultura. La figura, pur forte e definita nella struttura volumetrica del tronco, dei glutei e delle cosce, sembra dissolversi nel passaggio attraverso una tenda, resa sinteticamente grazie a una pioggia di grigie pennellate verticali. Per nulla interessato agli aspetti descrittivi e narrativi della figurazione, Bacon osserva quest uomo contemporaneo che, di spalle, esce di scena, esprimendo una presenza fisicamente possente ma intimamente vulnerabile, indagata in questo caso con tenerezza e compassione. „ Tre figure in una stanza La riflessione di Bacon sulla storia, gli statuti e le potenzialità dell arte pittorica è costante: l autore è suggestionato dall opera di Michelangelo, Vel zquez, Degas e Van Gogh e recupera l attenzione per gli aspetti tecnici del dipingere. Egli rielabora anche tipologie e formati codificati come il trittico, che utilizza per la possibilità di presentare simultaneamente molteplici punti di vista di un personaggio o di una scena, creando una rappresentazione estesa e avvolgente. Nel caso di Tre figure in una stanza (29), i pannelli sono attraversati dal perimetro ovale di uno spazio straniato, dove il corpo di un uomo è colto in tre momenti distinti: seduto in bagno, abbandonato su di una poltrona e in torsione su uno sgabello. Combinazioni di colori e linee progressivamente articolate da sinistra verso destra restituiscono i movimenti successivi, le posture involontarie e le attitudini di un individuo che è ancora una volta il centro di interesse fondamentale dell artista. „ Tre studi per un autoritratto Anche l opera Tre studi per un autoritratto (30) è suddivisa in tre tele distinte: su ognuno dei supporti emerge dal buio un immagine scomposta del volto di un Bacon ormai anziano. Il titolo fa riferimento allo studio come momento di avvio della pratica pittorica e come imprescindibile processo di ricerca che, oltre al dato fisico, riesce a veicolare le sensazioni date dall esperienza esistenziale del pittore e consente all osservatore di ogni tempo di aprire lo sguardo su un mondo interiore intenso e profondo. 29. Francis Bacon, Tre figure in una stanza, 1964, olio su tela, trittico,198x147,5 cm ciascun pannello. Parigi, Musée National d Art Moderne, Centre Georges Pompidou. 30. Francis Bacon, Tre studi per un autoritratto, 1979-1980, olio su tela, trittico, 37,5x31,8 cm ciascun pannello. New York, The Metropolitan Museum of Art. 421

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Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri