Francis Bacon

9 Dal dopoguerra alla fine del Novecento Francis Bacon Il dramma di una vita Francis Bacon (Dublino 1909-Madrid 1992) nasce in una famiglia agiata e autoritaria dell alta borghesia irlandese. Dopo aver riconosciuto e manifestato precocemente la propria omosessualità, viene cacciato di casa e, dall età di sedici anni, si stabilisce a vivere a Londra in una condizione di totale autonomia. Nel 1927 viaggia a Berlino e a Parigi dove inizia a dipingere e a lavorare come arredatore e designer; nella capitale francese visita una mostra di Picasso che lo colpisce profondamente. Tornato a Londra nel 1928, Bacon continua a disegnare mobili e tappeti, proseguendo parallelamente l attività pittorica e intraprendendo una serie di relazioni personali con altri artisti, fotografi, scrittori e cineasti che saranno particolarmente importanti per l evoluzione della sua opera. Sin dagli esordi la pittura dell artista irlandese sfugge alle operazioni di inquadramento e classificazione e suscita reazioni decise, che vanno dalle frequenti drastiche stroncature, ai rari, ma entusiastici, apprezzamenti. Caratterizzata da una figurazione angosciosa e allusiva, l opera di Francis Bacon restituirà il dramma esistenziale dell uomo contemporaneo, a partire dall esperienza di vita dell artista con tutti i suoi desideri, gli amori, le violenze e i momenti di disperazione. Si tratta di una rappresentazione totalmente soggettiva, che ancora colpisce in profondità l osservatore attraverso immagini cupe o colorate e abbaglianti, dove i corpi dei personaggi sono scomposti, deformati o trasformati in entità mostruose. Le figure di Bacon sono ritratte in interni artificiosi e desolati; pochi arredi o sparuti oggetti rimangono a connotare spazi definiti unicamente da perimetri poligonali, circolari o ovali, o da intelaiature tridimensionali rappresentate in prospettive forzate e distorte. Tutti questi caratteri contribuiscono a isolare i protagonisti per osservarli, rendendo visibili aspetti nascosti dell interiorità umana e facendo emergere sensazioni e forze istintive, al di là delle identità apparenti e delle convenzioni sociali. „ Quadro 1946 Nel 1934 si tiene a Londra la prima mostra personale dell artista, che fa registrare una scarsa attenzione del pubblico e della critica; due anni dopo la frustrazione vissuta a causa di questo fallimento è aggravata dall esclusione dall International Surrealist Exhibition , prestigiosa esposizione che non accetta la poetica di Bacon, non ritenendola pertinente alle linee di sviluppo del movimento surrealista. Dopo tali delusioni, che portano l autore a distruggere molti suoi quadri, Bacon ritorna alla pittura con opere di notevole violenza espressiva. La tela Quadro 1946 (27) è emblematica di questa fase creativa e viene realizzata in un processo di improvvisazione libera, attivata dall intenzione di rappresentare un uccello in un campo. Attraverso numerosi cambiamenti in corso d opera, la composizione finale si presenta come un monumentale accostamento di elementi incongrui, in cui compaiono tende avvolgibili, carcasse bovine, una balaustra e un inquietante personaggio, con un fiore giallo appuntato sul petto e il volto in parte oscurato da un ombrello che lascia in luce soltanto un 27. Francis Bacon, Quadro 1946, 1946, olio e pastello su tela di lino, 197,8x132,1 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). 420 28. Francis Bacon, Studio di corpo umano, 1949, olio su tela, 147x134,2 cm. Melbourne, National Gallery of Victoria.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri