Dossier Arte - volume 3 

L architettura e il design della Modernità Il Bauhaus di Walter Gropius mediante un corpo sospeso su strada (82) in cui si trovano gli uffici amministrativi. Un ala più bassa unisce l area didattica con gli atelier degli studenti e dei professori. L architettura è razionale e priva di ornamenti; gli ambienti interni sono salubri e luminosi. L impiego di materiali innovativi come il ferro e il cemento, consente di adottare soluzioni costruttive e spaziali inedite, libere dai vincoli imposti dalle tradizionali pareti continue in pietra o mattoni. Gropius sceglie infatti una struttura in calcestruzzo armato con pilastri arretrati rispetto al perimetro dei corpi di fabbrica: questo sistema permette di ottenere un assoluta libertà nella distribuzione degli ambienti interni e nell impaginazione dei prospetti. Ciascuna porzione dell edificio denuncia chiaramente la funzione per cui è realizzata: amplissime superfici vetrate per i laboratori, aperture a bandiera e piccoli balconi per gli atelier (83), grandi finestre a nastro (cioè continue e a sviluppo orizzontale) per le aule e gli uffici. Gli arredi e gli oggetti d uso All interno del Bauhaus vengono realizzati arredi e oggetti d uso di elevata qualità formale. Ogni pezzo è concepito come un assemblaggio di forme geometriche e volumi puri che possono favorire il processo industriale di riproduzione standardizzata. Semplicità di configurazione, materiali durevoli ma non eccessivamente costosi, immediata riconoscibilità della funzione, sono i tratti distintivi dei 84. Peter Keler, Culla, 1922, legno dipinto e corda, 93x93x100 cm. Weimar, Bauhaus-Museum. 85. Alma Siedhoff-Buscher, Gioco di costruzioni, 1923, legno dipinto. New York, Museum of Modern Art (MoMA). prodotti concepiti in seno alla scuola, che con grande frequenza diventano modelli di riferimento del gusto contemporaneo. Peter Keler (Kiel 1898-Weimar 1982) è un allievo del Bauhaus che progetta una Culla (84) formata da un prisma a base triangolare sovrapposto a un cilindro. L oggetto dondola grazie a due supporti circolari posti alle estremità. Le geometrie elementari e i colori primari evidenziano una chiara matrice legata all Astrattismo neoplasticista. Anche Alma Siedhoff-Buscher (Kreuztal 1899-Francoforte 1944) è un allieva della scuola e affronta il tema del design del giocattolo, concependo un kit di componenti studiati apposta per le esigenze e le capacità dei piccoli utenti. Il suo Gioco di costruzioni (85) è costituito da pezzi di legno leggeri, ben distinguibili e disegnati per garantire la massima libertà di assemblaggio. Una composizione di forme pure, quasi astratte, caratterizza anche la Teiera MT49 (86-87) di Marianne Brandt (Chemnitz 1893-Kirchberg 1983). L oggetto destinato al rito borghese della preparazione del tè viene reinterpretato in modo radicale, impostando un corpo semisferico su di un semplice basamento a croce e ricorrendo a poche altre figure cilindriche e circolari per il coperchio e il manico. Tra il 1924 e il 1926 la designer perfeziona la teiera, eliminando l impugnatura piatta a mezza luna e inserendo un manico ad arco, meno purista ma certamente più pratico. 86. Marianne Brandt, Teiera MT49, 1924, ottone, ottone argentato ed ebano, h 17 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art. 87. Marianne Brandt, Teiera MT49, 1926, ottone, alluminio argentato ed ebano, h 17 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). 383

Dossier Arte - volume 3 
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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri