Dossier Arte - volume 3 

8 L'arte tra le due guerre 69. Renato Guttuso, Crocifissione, 1941, olio su tela, 200x200 cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna (GNAM). 374 70. Pablo Picasso, Crocifissione, 1930, olio su tavola, 51,5x66,5 cm. Parigi, Museo Picasso. all alleanza con la Germania, alla promulgazione delle prime leggi razziali e, di fatto, allo scoppio imminente del nuovo conflitto, e si propongono, invero, di promuovere la libertà culturale e di sviluppare un nuovo rapporto con la realtà. Dal punto di vista artistico, le personalità che convergono attorno a Corrente si oppongono allo sterile classicismo del gruppo del Novecento per recuperare un dialogo con l Europa e con la contemporaneità: guardano all Espressionismo, soprattutto a Van Gogh, a Ensor e alla pittura fauve, ma anche al Realismo francese dell Ottocento e al grande esempio picassiano di Guernica ( pp. 271-273), manifesto di una nuova arte politica che intende affermare la propria opposizione alla follia della guerra e dei fascismi. Lavorando spesso attorno a temi attinti dall iconografia religiosa, come la deposizione e la crocifissione, gli artisti di Corrente parlano del presente e del dramma della guerra, coniugando impegno politico e rinnovamento linguistico. Si veda a tal proposito la Crocifissione (69) di Renato Guttuso (Bagheria 1912-Roma 1987), in cui si fondono suggestioni picassiane diverse dalla Crocifissione (70) a Guernica con un colore forte, marcatamente espressionista. Rivela Guttuso: «Questo è tempo di guerra e di massacri. Abissinia, gas, forche, decapitazioni, Spagna, altrove. Voglio dipingere questo supplizio di Cristo come una scena di oggi . Con foga espressionista, che rimanda a soluzioni cubiste e futuriste, la Crocifissione, una delle opere più celebri dell artista siciliano, presenta il tradizionale tema iconografico in una luce completamente nuova, a partire dalla figura nuda della Maddalena, considerata scandalosa dalle posizioni ecclesiastiche più conservatrici ma, a detta dell autore, simbolo vero di un dolore universale senza tempo, al di fuori di ogni riferimento materiale. La scelta, altrettanto forte, di non allineare le croci sul Golgota ma di presentarle assembrate è un ulteriore conferma dell interpretazione autonoma del soggetto religioso pur nei continui rimandi alla lettura evangelica, rintracciabili nelle azioni dei soldati, nella cura dei dettagli (le corde che legano i due ladroni, i simboli della Passione sul tavolo in primo piano, vera e propria natura morta) e nel paesaggio sullo sfondo, autentico scorcio di una Sicilia rivisitata attraverso l essenzialità dei tracciati urbani di matrice cézanniana e cubista. Notevole l impeto cromatico di derivazione quasi manierista (il ricordo va alla Deposizione di Rosso Fiorentino), all origine di quel particolare effetto di straniamento e atemporalità che porta lo sguardo dell osservatore dentro un orizzonte terrestre saturo di dolore e di angoscia, di disperazione e di morte.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri