Oltre la Metafisica: Savinio, Morandi e De Pisis

8 L arte tra le due guerre Oltre la Metafisica: Savinio, Morandi e De Pisis 10. Alberto Savinio, L isola dei giocattoli, 1930, olio su tela, 80x110 cm. Collezione privata. 11. Alberto Savinio, Annunciazione (Donna alla finestra), 1932, olio su tela, 99x75 cm. Milano, Casa-Museo Boschi Di Stefano. Nella definizione della Metafisica come gruppo, oltre al sodalizio fra De Chirico e Carrà, dobbiamo ricordare le ricerche di Savinio, Morandi e De Pisis, che attraversano e oltrepassano questa corrente, seguendo indagini stilistiche del tutto personali che li rendono di fatto artisti isolati. Alberto Savinio Alberto Savinio (Atene 1891-Roma 1952), fratello di De Chirico, è un artista versatile la cui ricerca non è orientata esclusivamente alla pittura, ma anche alla letteratura e alla musica. Nel 1914, per esempio, tiene un concerto a Parigi, nella sede della rivista Les Soirées de Paris , in cui presenta le sue sperimentazioni di musique métaphysique, che restituiscono in musica il senso dello spaesamento della pittura dechirichiana, in una commistione di suoni e dissonanze. Il concerto è molto apprezzato e proprio in occasione di quella serata egli cambia il suo cognome in Savinio per non essere confuso, nell ambiente parigino, con il fratello. Le sue opere, sempre dense di riferimenti culturali, rappresentano visioni oniriche, in bilico tra ironia e tragedia. „ L isola dei giocattoli Dal 1917 al 1930, Savinio realizza numerosi dipinti in cui il soggetto principale sono i giocattoli, disposti in uno scenario naturale, spesso giustapposti allo sfondo in maniera evocativa e surreale attraverso la scelta di colore e monocromia. Ne è un esempio L isola dei giocattoli (10), in cui questi ultimi, che simboleggiano non solamente l infanzia dell uomo ma anche quella dell universo, Savinio spiega il binomio uomo-animale, presente in molti dei suoi dipinti. «Uomini con teste bestiali. la ricerca del carattere, di là dagli eufemismi della natura, di là dalle correzioni della civiltà, dagli abbellimenti dell arte [ ] è un metafisico darwinismo, nel quale si cela forse anche la cristianissima intenzione [ ] di umanizzare il mostro . sono accatastati in composizioni coloratissime che galleggiano come un isola nel mare, avvolti in un atmosfera tenebrosa e inquietante, sempre a ricordare quel periodo creativo, ma allo stesso tempo un po misterioso e irrazionale, della storia dell uomo che è l infanzia. „ Annunciazione Partendo da premesse metafisiche, l opera di Savinio approda a una dimensione molto vicina al Surrealismo ( p. 347), come dimostra una serie di dipinti che raffigurano esseri con il corpo umano e la testa di uccelli che l artista dipinge a partire dagli anni Trenta del Novecento. Annunciazione (11), in cui Savinio rilegge un episodio chiave dell iconografia mariana, mostra con chiarezza questo percorso. Vi è rappresentata una stanza dallo spazio ristretto, delimitato in basso da un pavimento costituito da assi sottili e affiancate che si ritrovano in numerosi quadri metafisici. La grande finestra irregolare, che occupa l unica parete visibile, inquadra il volto di un uomo gigantesco dai capelli azzurrognoli e gli occhi gialli, i cui tratti ricordano quelli delle statue classiche: si tratta dell arcangelo Gabriele, messaggero di Dio. Egli fissa intensamente la figura femminile con la testa di pellicano (uno dei simboli cristiani per eccellenza), umile e assorta, seduta accanto alla finestra: sembra che le comunichi l annuncio divino con la sola forza dello sguardo. Le proporzioni completamente deformate, lo spazio angusto e la metamorfosi della donna contribuiscono a creare un atmosfera onirica. Attraverso questi elementi, Savinio intende rappresentare il rapporto tra l uomo e il sacro, che si presenta nella sua immensità alla finestra delle nostre limitate possibilità. 335

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri