Dossier Arte - volume 3 

Piet Mondrian, Composizione in nero, rosso, grigio, giallo e blu, 1919-1920, olio su tela, 91x91 cm. Roma, Galleria Nazionale d Arte Moderna (GNAM). Paul Klee, Ville fiorentine, 1926, olio su cartone, 49x36 cm. Parigi, Musée National d Art Moderne, Centre Georges Pompidou. Klee: percorsi fantastici e misteriosi A partire dal 1914 nella ricerca di Klee inizia ad emergere una particolare struttura nella rappresentazione del paesaggio. Klee utilizza la struttura della griglia scomponendo e articolando le composizioni di paesaggio in tasselli di colori che vibrano di luce. Come egli stesso spiega nei Diari, essa deriva dalla ricerca di una sintesi tra l architettura della città e quella del quadro , in modo da dar vita sul piano bidimensionale della tela a un architettura a due dimensioni. L utilizzo di questa struttura a scacchiera raggiunge però risultati contrapposti rispetto a quelli di Mondrian. Alla rigidità e all assolutezza delle composizioni dell artista olandese, Klee contrappone percorsi mobili, fantastici e misteriosi, che definiscono la sua peculiare astrazione lirica. Se osserviamo Ville fiorentine, ci rendiamo conto che i tasselli in cui è ripartita la superficie non sono rigorosamente delineati, ma al contrario hanno i contorni più mobili e imprecisi. Sono attraversati da linee orizzontali che, come uno spartito musicale, trascrivono rigo su rigo i simboli e le forme dell architettura della città, alternando motivi più riconoscibili come facciate stilizzate, scale e finestre a segni misteriosi di alfabeti di antichi linguaggi sconosciuti. Alla campitura piatta di colore di Mondrian si sostituisce qui un tessuto vibrante di calde tonalità dell ocra, stese con una materia pittorica che ricorda l affresco più che la pittura e rievoca altresì antiche tecniche artigiane della decorazione di stoffe e tappeti. 311

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri