L’architettura Liberty in Italia

6 La Belle poque L architettura Liberty in Italia 31. Ernesto Basile, Villa Florio, 1899-1902. Palermo. 32. Ernesto Basile, progetto per Villa Florio a Palermo, 1900 ca., disegno a matita. 33. Raimondo D Aronco, Il Padiglione d Ingresso alla Prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino, da La Domenica del Corriere , maggio 1902. 34. Pietro Fenoglio, Casa Fenoglio-Lafleur, 1902. Torino. 35. Hector Guimard, Entrata della metro della stazione di Porte Dauphine, 1899-1900. Parigi. 36. Giuseppe Sommaruga, Palazzo Castiglioni, 1901-1903. Milano. L architettura Liberty in Italia ha uno sviluppo lievemente attardato e con evidenti caratteri di compromesso con la tradizione italiana. L impiego di ferro, ghisa, acciaio e vetrate policrome non è mai slegato dalla presenza di salde strutture murarie. Ernesto Basile (Palermo 1857-1932) è uno dei più precoci interpreti del Liberty italiano. Si forma a Palermo, dove il padre Giovanni Battista Basile (Palermo 1825-1891) aveva progettato il Teatro Massimo; gli succede nell insegnamento universitario formando una serie di architetti al nuovo linguaggio floreale. Stringe un sodalizio con il mobiliere Vittorio Ducrot (Palermo 1867-Roma 1942) e il decoratore Ettore De Maria Bergler (Napoli 1850-Palermo 1938) che ha al suo fianco anche nella realizzazione di Villa Florio (31-32), una splendida dimora nobiliare per l omonima famiglia palermitana. Il progetto di Basile attinge dalla tradizione gotica e rinascimentale, riletta però secondo i dettami della moderna architettura Liberty con imponenti scalinate, archi e torrette. Gli arredi in legno pregiato, disegnati da Basile, sono realizzati da Ducrot. All interno lo splendido salone di rappresentanza è decorato con fanciulle dalle vesti rigonfie e dai movimenti flessuosi, circondate da iris, papaveri e melograni. Villa Florio è intesa come un opera d arte totale, nella quale esterno e interno dialogano secondo le formule dell Art Nouveau. Basile porta a termine Villa Florio nel 1902 e ne presenta il progetto alla Prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna di Torino il cui Padiglione (33) era stato costruito da un altro protagonista del Liberty italiano, Raimondo D Aronco (Gemona 1857-Sanremo 1932). Friulano d origine, D Aronco si forma tra Graz e Venezia in un forte clima secessionista che lo affascina e che si ritrova nelle sue soluzioni architettoniche, come dimostra lo stesso edificio torinese. La sua fama è legata anche a numerosi incarichi come architetto di Stato in Turchia, dove è attivo a partire dal 1896. 238

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri