Dossier Arte - volume 3 

6 La Belle poque Gustav Klimt Gustav Klimt (Baumgarten 1862-1918) si forma seguendo i dettami della sontuosa pittura dell Accademia nazionale per poi prenderne le distanze, grazie alla scoperta della bidimensionalità delle stampe giapponesi e all elaborazione di un linguaggio fortemente stilizzato che lo spinge a sperimentare le mescolanze di tecniche e materiali differenti. La dea Atena, simbolo di una femminilità belligerante e della lotta contro i vecchi ideali, è uno degli emblemi delle secessioni europee. Non stupisce dunque se uno dei primi soggetti proposti da Klimt è una Pallade Atena (17). „ Pallade Atena La dea è presentata a mezzo busto, in una posa ieratica; calza un elmo dorato da cui si intravede un volto fiero e severo, appena ingentilito dai lunghi capelli rossi. La corazza è impreziosita da scaglie dorate e chiusa al centro da un grande medaglione rappresentante un volto dall atteggiamento beffardo che ricorda una maschera della Gorgone, tipicamente caratterizzata da enormi occhi spalancati, dalla bocca ricurva con la lingua che pende, dai capelli mossi. Altro rimando alla Grecia antica sono le figure sullo sfondo, che ricordano quelle dei vasi a figure rosse: Klimt rappresenta la lotta di Zeus contro Tifeo, mostro che tornerà con fattezze similari anche nel Fregio di Beethoven ( pp. 234-235). Atena tiene nella mano destra un anomala statua della vittoria che ha molti tratti in comune con la Nuda Veritas (18), una figura allegorica ricorrente nella pittura di Klimt che compare anche sulla copertina 230 17. Gustav Klimt, Pallade Atena, 1898, olio su tela, 75x75 cm. Vienna, Wien Museum. 18. Gustav Klimt, Nuda Veritas, 1899, olio su tela, 252x56 cm. Vienna, sterreichisches Theatermuseum.

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri