Dossier Arte - volume 3 

6 La Belle poque Le acconciature delle signore sono vaporose e trattenute da eleganti pettini-gioiello, come il Pettine vischio (11) dei due fratelli gioiellieri Paul (1850-1915) e Henri (1854-1942) Vever, che trasformano la storica impresa familiare in uno dei negozi simbolo del Liberty parigino. Dopo l Ottocento le forme degli abiti si ammorbidiscono e divengono la base ideale per eleganti decorazioni fiorate, a ricamo o a pittura, come nel caso del Vestito Iris (12) di Luigi de Servi (1863-1945), artista impegnato nel rinnovo del linguaggio pittorico genovese. La grafica e la stampa Nella stampa, non solo le immagini subiscono il gusto Art Nouveau, ma anche la tipografia si stira in forme flessuose, modificando i simboli convenzionali della comunicazione: le lettere e i numeri. Il ceco Alphonse Mucha (Ivanc ice 1860-Praga 1939), autore della decorazione floreale del Padiglione della Bosnia-Erzegovina all Esposizione Universale di Parigi del 1900, è uno dei maggior interpreti della grafica Art Nouveau. Nel manifesto del 1898 per le celebri cartine per sigarette Job (13), il nome della marca è riportato a lettere cubitali in cima al manifesto, poi è ripreso sul pacchetto retto dalla donna, è adattato alla spilla sul petto e infine è monogrammato sullo sfondo geometrico del manifesto. Le riviste nate alla fine dell Ottocento veicolano la diffusione dell Art Nouveau, poiché oltre a essere teatro del dibattito artistico come nel caso de La revue blanche in Francia (1891), di The Studio in Inghilterra (1893) e Jugend e Simplicissimus in Germania promuovono nuove e raffinate soluzioni grafiche realizzate in collaborazione con gli artisti stessi. In Italia, lo scrittore e critico Vittorio Pica fonda Emporium (1895), la prima rivista illustrata a colori pubblicata nel nostro Paese con una veste grafica palesemente Liberty (14). 11. Paul e Henri Vever, Pettine vischio, 1900, corno, oro e perle. Parigi, Museo d Arte Decorativa. 12. Luigi de Servi, Vestito Iris, 1899-1900, tempera su stoffa. Genova, Civiche Collezioni Tessili. 13. Alphonse Mucha, Job, 1898, manifesto pubblicitario. Parigi, Collezione del Musèe de la Publicité. 14. Copertina della rivista Emporium , n. 56, agosto 1899. 228

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri