William Morris e l’Arts and Crafts

6 La Belle poque William Morris e l Arts and Crafts Nonostante una formazione canonica da architetto, William Morris (Walthamstow 1834-Hammersmith 1896) rivolge il suo talento alle arti applicate, che eleva al rango di arte pura . Grazie alle moderne evoluzioni tecnologiche crea oggetti che può produrre in serie mantenendo intatta la dignità estetica. Nel 1861, a Londra, fonda la ditta Morris, Marshall Faulkner & Co , coinvolgendo anche l ingegnere Peter Paul Marshall (Edimburgo 1830-1900) e l architetto Philip Webb (Oxford 1831-1915). Da questa collaborazione escono oggetti ancora improntati a un gusto neogotico e portatori di un messaggio vagamente moraleggiante, come il Mobile San Giorgio (2), progettato da Webb e decorato da Morris con episodi della vita del santo . Morris coinvolge nell impresa anche Edward Burnes-Jones e Dante Gabriel Rossetti, conosciuti durante gli anni di studio a Oxford: la presenza dei due preraffaelliti, che si dichiaravano «operai d arte in pittura, scultura, arredamento e vetrate , rafforza l idea di artisticità del manufatto seriale. L impresa londinese segna infatti l inizio di un nuovo atteggiamento verso il prodotto industriale, ora apprezzato anche nel suo aspetto creativo: l ideazione artistica che è alla base del processo produttivo è indissolubilmente legata alla sensibilità dell artista. Sulla base di questa convinzione, nel 1888, Morris dà vita alla Arts and Crafts Exhibitions Society, associazione di arti e mestieri dal carattere marcatamente commerciale, nella quale gli artisti propongono oggetti o competenze decorative per cantieri più ampi. L Arts and Crafts abbraccia architettura, decorazione architettonica, mobilio e arredo intesi come un opera d arte totale: il cliente è immerso in un gusto fatto di volute, girandole, rimandi al mondo vegetale, con qualche lieve ripresa dal passato. C è dunque spazio anche per la stampa seriale sulle eleganti sete (1) di George Charles Haité (Bexleyheath 1855-Londra 1924) come 1. George Charles Haité, Tessuto di seta con motivi floreali, 1880 ca. Londra, Victoria and Albert Museum. 2. William Morris, Mobile San Giorgio, 1861-1862, mogano, pino, quercia e rame. Londra, Victoria and Albert Museum. La prima anta mostra la scena del ritorno della principessa dal padre dopo che san Giorgio ha sconfitto il drago (la cui testa penzola dall asta portata dai due uomini del seguito). Pur in un ambientazione di favola goticheggiante vi sono alcuni elementi che rimandano alla Londra coeva, come il gesto del santo che tiene la spada sulla spalla, in un atteggiamento di scanzonata modernità, e l eterea bellezza della donna tipicamente preraffaellita. 225

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri