Dossier Arte - volume 3 

5 Dal Postimpressionismo al Simbolismo 58. Auguste Rodin, Il pensatore, 1904, bronzo, h 180 cm. Parigi, Museo Rodin. 59. Auguste Rodin, Il bacio, 1886-1898, marmo, h 183 cm. Parigi, Museo Rodin. „ Il pensatore Tra queste sculture c è il Il pensatore (58), immaginato in origine come lo stesso Dante che, dalla sommità della porta, osservava il mondo dei dannati da lui stesso creato. Lo scultore modella un uomo in età matura e dalla corporatura tornita che, seduto con i piedi ben radicati a una roccia, tiene la mano destra a sostegno del mento in atteggiamento riflessivo: in un contesto simbolista, esso diviene la metafora stessa del pensiero sull esistenza e sulla natura umana. Rodin presenta la statua in bronzo del Pensatore al Salon del 1904; divenuta proprietà della città di Parigi grazie a una raccolta fondi, fu collocata davanti al Pantheon nel 1906 (oggi è conservata al Museo Rodin). Dell opera sono state ricavate diverse versioni, tra le quali quella che oggi si trova al Museo veneziano di Ca Pesaro. La forza della scultura di Rodin sta nella capacità di recuperare le fonti antiche il Pensatore è per esempio debitore del Torso del Belvedere e rielaborarle in chiave moderna attraverso la filigrana dell opera di Michelangelo e Donatello, evidenti nell insistenza sulla resa della muscolatura e nella posa moderna e colloquiale del Pensatore. 220 „ Il bacio Di Michelangelo in particolare, Rodin fa propria la spregiudicatezza di lasciare alcune opere non finite , come nel caso de Il bacio (59) nel quale i due giovani corpi sembrano prendere forma dalla roccia stessa. Anche Il bacio è un gruppo che nasce con la Porta, per la quale doveva rappresentare la passione travolgente tra Paolo e Francesca. I due amanti erano però troppo statici per integrarsi nel clima tumultuoso dell Inferno rodiniano, e nel 1887 decise dunque di presentare il gesso, come pezzo autonomo, in occasione di una mostra nella galleria parigina di Georges Petit (1856-1920). Il gruppo ebbe un tale successo che lo Stato decise di finanziarne la traduzione in marmo, che venne a sua volta presentata al Salon del 1898 dove ormai i due amanti per altro di dimensioni vicine al vero vennero letti in un atteggiamento di libero erotismo che, se da un lato creò scandalo, dall altro confermò Rodin come un grande modellatore del nudo. L erotismo di Rodin non apparteneva alla dimensione mondana e frivola che abbondava sul mercato della fine dell Ottocento, ma era piuttosto ammantato da una dimensione di mistero e tragicità universale.

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri