DOSSIER: Monogram

   dossier l'opera 

Robert Rauschenberg

MONOGRAM

Il tempo e il luogo

Robert Rauschenberg nasce nel Texas da una famiglia di origine tedesca. Compie viaggi ed esperienze di studio tra l’America e l’Europa, entrando in contatto con numerosi artisti; tra questi, Alberto Burri influenza notevolmente la sua opera. Nel 1953 si stabilisce a New York e alcuni anni dopo realizza Monogram, un esempio emblematico della sua concezione di “opera combinata” in cui tessuti, pezzi di carta e di legno, fotografie e oggetti comuni sono mescolati in composizioni che vogliono avvicinare l’arte alla vita.

La descrizione e lo stile

Monogram è un quadro posizionato in orizzontale e, allo stesso tempo, è un’opera tridimensionale, una scultura. Su di un piano realizzato con legni di recupero, l’autore colloca il copertone di un’automobile e una testa di capra impagliata. Tutti questi elementi sono in parte dipinti con schizzi o larghe pennellate di colore; in parte invece sono caratterizzati con velature e impronte ottenute con la tecnica dello stencil. Con questa composizione, fatta di oggetti reali e rottami, Rauschenberg vuole creare uno specchio della vita di ogni giorno, al punto da considerare parti integranti dei suoi lavori anche i graffi e le ammaccature che le opere possono subire durante il trasporto. A tutto ciò si aggiunge il valore della memoria personale dell’artista, che evoca l’immagine di una capretta posseduta da bambino.
In Monogram pittura e scultura si fondono e il colore viene steso sia sulle superfici piatte sia sulle parti tridimensionali. Anche il muso della capra è infatti trattato con macchie e colature dove si mescolano i colori primari.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri