DOSSIER: Germany, a Winter’s Tale
dossier l'opera
George Grosz
GERMANY, A WINTER’S TALE
- 1917-1919
- olio su tela
- collocazione sconosciuta
Il tempo e il luogo
Germany, a Winter’s Tale è uno dei dipinti di soggetto politico più importanti di Grosz. Iniziato
durante la Prima guerra mondiale, fu terminato nel 1919 ed esposto nel 1920 nell’importante Mostra
Dada a Berlino – la grande Dada Messe.
Il titolo riprende quello del poema satirico dello scrittore tedesco-ebreo Heinrich Heine, che
nella sua opera Germany, a
Winter’s Tale, pubblicata nel 1844, attaccò con ironia gli avversari, sia letterati sia politici, rivelando l’influenza
della sua amicizia con Karl Marx.
La descrizione e lo stile
Questo dipinto di Grosz, come molte altre sue opere del periodo, è un grande affresco della società borghese
tedesca in piena decadenza, considerata responsabile di aver fatto precipitare la Germania nella
Prima guerra mondiale, che di lì a poco avrebbe reso possibile l’affermazione del nazionalsocialismo.
Secondo Grosz solo il trionfo del comunismo avrebbe potuto risollevare le sorti della nazione tedesca.
Al centro della composizione è collocato un personaggio abbigliato con una giacca verde, che rappresenta
un borghese nazionalista tedesco, seduto a un tavolo su cui sono collocati un piatto, un boccale
di birra e un quotidiano, che valgono come emblemi della nazione tedesca; l’uomo tiene tra le mani
le posate, a simboleggiare la sua bramosia per i beni materiali. Nel registro sottostante sono collocate
tre figure, che simboleggiano i pilastri della società borghese: la chiesa, l’esercito e l’istruzione,
rappresentati rispettivamente da un prete (sulla sinistra), un generale (al centro), un insegnante
(a destra). A far da sfondo a questi personaggi c’è una città sconvolta, in balia del caos e della
corruzione. Le architetture sono sghembe e frananti, come se fossero rese attraverso una visione
caleidoscopica, accentuata dal violento dinamismo di derivazione futurista. L’intera composizione
è avvolta in una luce irreale dai
colori infuocati, di matrice espressionista, che ne accentuano la drammaticità. Grosz colloca in alto, sulla sinistra,
uno spicchio di luna e, sulla destra, una sfera che rappresenta il sole, in piena sintonia con la
pittura nordica antica, che associa a temi apocalittici questi due soggetti rappresentati insieme
in una stessa composizione. Si veda a tal proposito la xilografia di Dürer raffigurante la Crocifissione.
Dossier Arte - volume 3
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri