Tatlin e il Costruttivismo
Al contrario del Suprematismo, il Costruttivismo opera su un piano di relazione fra avanguardia e dimensione politico-sociale. Gli artisti che vi aderiscono intendono la loro missione come intervento sociale: l’astrazione non è quindi da interpretarsi come un’esplorazione di individualità ed emotività, ma come linguaggio capace di relazionarsi con la società di massa. In quest’ottica ci si batte per una democratizzazione dell’arte che superi la concezione borghese dell’opera collegata a un mercato e a un collezionismo per i ceti più abbienti in direzione di una dimensione allargata e multidisciplinare dell’arte, che ne assicuri una funzione utilitaria e una destinazione sociale.