Giacomo Balla
Maestro di Boccioni e di Severini, Giacomo Balla (Torino 1871- Roma 1958) è l’artista più anziano del gruppo. Se la sua posizione è relativamente marginale nella prima stagione del Futurismo, al contrario, negli anni Venti, la sua ricerca è al centro dell’attenzione internazionale, quando collabora con Depero (► p. 297), esplorando una dimensione di lavoro tesa verso l’arte totale.
Di origine piemontese, Balla studia all’Accademia Albertina di Torino, dove in quegli anni era altresì studente Pellizza da Volpedo, dalla cui pittura rimane sedotto, sia per quanto riguarda il rinnovamento tecnico, sia per i temi trattati, impregnati di idee socialiste – un socialismo umanitario che crede nella scienza e nel progresso. È importante tenere presente un altro aspetto della formazione di Balla: l’attenzione verso la fotografia, alla quale era stato avviato dal padre. Questo medium lo influenzerà molto nel suo percorso di ricerca pittorica.
Nel 1895 Balla si trasferisce a Roma e, per tutta la vita, risiederà nella capitale.