Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, particolare, 1884-1886, olio su tela. Chicago, The Art Institute of Chicago.
L'EPOCA E LE IDEE
La seconda Rivoluzione industriale
La fase di grande espansione economica in atto dal 1840 circa ha termine nell’ultimo trentennio del secolo, quando si apre un lungo periodo di crisi economica. Si tratta in realtà di un’epoca di trasformazione economica, sia dal punto di vista organizzativo, con un processo di grande concentrazione industriale e finanziaria e la stretta compenetrazione tra banche e imprese; sia dal punto di vista produttivo e tecnologico, con la crescita di settori nuovi – la chimica, la produzione di energia elettrica, l’acciaio – che trainano una fase nuova dell’industrializzazione. Non a caso, si parla di “seconda” Rivoluzione industriale, per marcare la differenza con la prima industrializzazione, che aveva avuto una dimensione d’impresa prevalentemente individuale e familiare ed era stata trainata dai settori tradizionali del cotone e del ferro. In questo periodo anche lo Stato assume un ruolo inedito. Abbandonati i princìpi liberisti, i governi intervengono pesantemente nell’economia, mettendo in atto misure di tipo protezionista che generano attriti e tensioni con i principali concorrenti.