Dossier Arte - volume 3 

   4.  LA STAGIONE DELL’IMPRESSIONISMO >> L’Impressionismo

Alfred Sisley

Alfred Sisley (Parigi 1839-Moret-sur-Loing 1899) è figlio di un ricco mercante inglese trasferitosi a Parigi, che auspica per il figlio una carriera similare alla propria: per questo motivo, compiuti i diciotto anni, Sisley viene mandato a Londra per seguire studi commerciali. Durante gli anni londinesi (1857-1861) trascorre però lunghe giornate nei musei ammirando le opere di Constable e Turner. Al suo rientro a Parigi, nel 1861, i genitori gli concedono di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, dove fa la conoscenza di Monet, Renoir e Bazille con i quali condivide l’interesse per la pittura all’aperto. Sisley alterna soggetti presi dalla vita parigina a paesaggi resi con l’immediatezza della presa diretta. Partecipa alle mostre del gruppo impressionista dal 1874 al 1882 e, anche quando l’energia propulsiva dell’Impressionismo sembra esaurirsi, seguita imperterrito la propria speculazione sul paesaggio realizzando unicamente tele all’aperto fino a essere tacciato, nel 1895, di rappresentare “la retroguardia dell’Impressionismo”. Nonostante il suo impegno, non raggiunge la fama degli altri membri del gruppo e termina i suoi giorni, malato, nella campagna di Moret-sur-Loing, non lontano da Parigi. È qui infatti che Sisley si era trasferito a partire dal 1874, divenendo una sorta di cronista dei mutamenti atmosferici del villaggio.

Inondazione a Marly

Quando nel 1876 la Senna esonda, Sisley le dedica ben sei tele: la presenza dell’acqua con i suoi riflessi luministici rende il paesaggio ancora più suggestivo e attraente. Nell’Inondazione a Marly (31) Sisley distingue, anche attraverso la tecnica, la parte di paesaggio emerso da quello ricoperto dall’acqua: l’abitazione del vignaiolo presenta una base disegnativa che scompare invece nel suo riflesso nell’acqua, reso unicamente per la giustapposizione di materia cromatica. L’orizzonte ribassato permette allo sguardo di spaziare in lontananza verso il digradare delle nuvole. È il momento immediatamente successivo all’emergenza, quando le attività sono in ripresa, come testimoniano i personaggi indaffarati sulle imbarcazioni, resi anch’essi per rapidi tocchi.

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri