Dossier Arte - volume 2

   2.  IL CINQUECENTO >> I grandi maestri

Porta Pia 

II progetto di Michelangelo per Porta Pia (71, 1561-1564) ha goduto negli ultimi anni di una larga fortuna critica, che ha chiarito la complessa vicenda realizzativa della porta, di cui l’artista progetta il fronte interno come monumentale fondale della nuova via Pia, ovvero l’asse stradale tracciato in quegli anni per volontà di papa Pio IV. Di certa autografia michelangiolesca sono il portale e le finestrelle cieche nel registro superiore. Si è conservato un certo numero di disegni del portale, che costituiscono una serie di straordinaria importanza nel corpus grafico di Michelangelo e le loro valenze concettuali ed estetiche hanno generato un grande interesse negli studiosi. Il tema compositivo principale è la conformazione dell’architrave del varco: si tratta di una piatta-banda con due spioventi laterali (ovvero le parti terminali oblique). L’architrave così conformato e il coronamento a timpano spezzato costituiscono una soluzione che grande fortuna avrà nel secolo successivo.

Cappella Sforza 

Nella Basilica di Santa Maria Maggiore, Michelangelo progetta dal 1562 una cappella per il cardinale Guido Ascanio Sforza, che rappresenta un’architettura di straordinaria forza espressiva, realizzata alla sua morte da Tiberio Calcagni, suo fedele collaboratore (72). Lo spazio è governato da diagonali e linee curve, che ne scompongono e dilatano la percezione, oltre a ingigantirlo (73). La grande volta a vela che copre l’ambiente centrale contribuisce in modo determinante a rafforzare il senso di stupore che questo spazio crea nello spettatore: essa infatti si gonfia e si libra sull’aula, impostata sulle quattro colonne poste in diagonale, a evocare l’archetipo della "volta celeste". Di grande rilievo è la soluzione compositiva in pianta e in alzato, ottenuta con l’avanzare obliquo delle enormi colonne libere in travertino, associate ai retrostanti pilastri piegati: si crea così un’architettura complessa che nasconde l’attacco delle absidi laterali. Questi articolati elementi, che sono il fulcro del progetto e costituiscono un’originalissima invenzione dell’anziano artista, stanno a metà fra architettura e scultura, in virtù delle loro peculiari valenze plastiche e dimostrano ancora una volta il genio multiforme e versatile del loro ideatore.

Dossier Arte - volume 2
Dossier Arte - volume 2
Dal Quattrocento al Rococò