Dossier Arte - volume 1 

5 La Grecia arcaica echino a tronco di cono, sormontato da un abaco a forma di parallelepipedo. Il fregio si sviluppa lungo i quattro lati del colonnato ed è costituito dall alternanza di mètope, lastre di forma quadrata o rettangolare originariamente dipinte e poi scolpite con figure, e trìglifi, lastre rettangolari scanalate. Gli elementi della trabeazione dorica traducono in pietra la struttura precedentemente lignea della copertura del tempio: la forma dei triglifi deriva dalla terminazione di travi orizzontali, mentre quella delle metope richiama le tavolette che chiudevano gli spazi vuoti tra una trave e l altra; allo stesso modo, mùtuli e gùtte, rispettivamente al di sopra e al di sotto del fregio, ricordano precedenti listelli lignei. trabeazione cornice fregio architrave capitello abaco fusto colonna volute scanalature modanatura base 19. Schema dell ordine ionico. 20. Capitello ionico. 21. Tempietto di Atena Nike, 449-421 a.C. Atene, Acropoli. La tecnica costruttiva delle colonne prevedeva la sovrapposizione di elementi cilindrici detti rocchi o tamburi. L assemblaggio di rocchi dal diametro molto grande poteva essere facilitato dall uso di perni verticali, in legno o in metallo, fissati all interno di appositi alloggi. Tale accorgimento rendeva più stabili le colonne e diminuiva il rischio di crollo (per esempio in caso di scosse sismiche). 88 L ordine ionico L ordine ionico (19-21) è così definito perché compare verso la metà del VI secolo a.C. nella fascia costiera dell Asia Minore colonizzata dalla stirpe degli Ioni. Rispetto al più pesante dorico, è slanciato e arioso, e anche meno rigidamente definito. Vitruvio, infatti, paragona il tempio dorico al corpo di un uomo e quello ionico, più raffinato e decorativo, al corpo di una donna. Le colonne del tempio ionico sono più fittamente scanalate, più alte e slanciate di quelle doriche e prive di entasi. I fusti poggiano su una base di dimensioni variabili, ma sempre caratterizzata da mo-