Dossier Arte - volume 1 

L arte romanica I grandi scultori italiani Benedetto Antelami a Parma Enigmi e ipotesi controverse circondano il percorso artistico e la fisionomia culturale di un altro dei protagonisti della scultura romanica, Benedetto Antelami, attivo a Parma e nell Italia settentrionale fra 1178 e 1230 circa. Di Antelami si ignorano ancora le origini: c è chi ipotizza che fosse lombardo, più in particolare originario della Val d Intelvi, presso il Lago di Como; altri studiosi pensano invece che provenisse dalla Liguria, patria di numerose maestranze e di artisti itineranti, e che per questo conoscesse le vicine chiese romaniche provenzali, in particolare la Chiesa di Saint-Gilles ad Arles. Questi edifici sono infatti improntati a uno stile classicheggiante e raffinato, simile a quello che caratterizza i rilievi nel Duomo ( pp. 374-375) e nel Battistero di Parma. Nonostante Antelami si dichiari scultore soltanto nella lapide del duomo, oggi gli sono attribuiti anche il progetto architettonico e il disegno dei rilievi che decorano l interno e l esterno del Battistero di Parma (80), come già sosteneva la tradizione e come confermereb- bero sia la data 1196, posta forse da Antelami stesso, sia i restauri condotti alla fine del secolo scorso. Un programma unitario ispirava le decorazioni fuori e dentro l edificio: il fedele incontrava dapprima i rilievi sulle lunette dei tre portali, allusivi alle fatiche della vita umana; poi, entrando nel battistero, si trovava al cospetto di rilievi simbolici che suggerivano che pericoli e difficoltà possono essere sconfitti grazie alla fede cristiana. All interno del battistero si trovano infatti le sculture ad altorilievo dei Mesi, delle Stagioni e dello Zodiaco, che forse formavano in origine un ciclo corrispondente ai sedici settori della copertura. Mesi e Stagioni, per la prima volta raffigurati in modo tanto complesso e appariscente, si riferiscono al lavoro dell uomo, che si riscatta dalla maledizione biblica, secondo un concetto chiave della religione cristiana già espresso da Wiligelmo nella non lontana Modena. Il Mese di Gennaio (81) è simboleggiato dalla figura di Giano bifronte; quello di Settembre (82) è impersonificato da un contadino che vendemmia e da un personaggio ai suoi piedi che rappresenta il segno zodiacale della Bilancia. 80. Battistero, fine del XII-inizi del XIII secolo, esterno. Parma. 81. Benedetto Antelami, Mese di Gennaio, fine del XII-inizi del XIII secolo, pietra. Parma, Battistero. 82. Benedetto Antelami, Mese di Settembre, fine del XII-inizi del XIII secolo, pietra. Parma, Battistero. 373

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Dalla Preistoria al Gotico