Dossier Arte - volume 1 

13 Il Romanico sconfigge le tenebre della morte. Ne è un eccellente esempio quello uello realizzato da Nicola D Angelo e Pietro Vassalletto per la Basilica ca di San Paolo fuori le mura, a Roma (67): in otto registri sovrapposti, osti, come nelle colonne trionfali romane, si snoda la storia della vittoittoria di Cristo sulle forze del male, tra le chimere demoniache della base e la scena di resurrezione in alto. 67. Nicola D Angelo e Pietro Vassalletto, Candelabro pasquale, fine del XII-inizi del XIII secolo, marmo, h 5,6 m. Roma, Basilica di San Paolo fuori le mura. I rilievi scolpiti 68. Bernardo Gilduino, Cristo in maestà, 1096, marmo di Saint-Béat. Tolosa, Basilica di Saint-Sernin. Lo slancio creativo più imponente è quello degli anonimi lapicidi icidi o scalpellini e degli scultori di cui si è conservato il nome (finofinora ne sono noti una quarantina in tutto l Occidente cristiano). no). Non basterebbe un volume intero per dare un quadro completo pleto dell immenso patrimonio costituito dai rilievi di epoca romanica, nica, ancora in gran parte conservati nel luogo originario. La creativitività e la fantasia di questi maestri si è manifestata in molte maniere, iere, attraverso l impiego della pietra, del marmo e talvolta dello stuctucco o dell alabastro, a bassorilievo e altorilievo. Fra i più grandi, si ricorda Bernardo Gilduino, che si firma su u un altare in marmo dei Pirenei ed è attivo a Tolosa attorno al 1096. 096. Il suo Cristo in maestà (68), inscritto in una mandorla (simbolo bolo della gloria divina che si irradia dalla figura del Cristo), colpisce pisce per il senso plastico dei volumi, che offre un timido effetto di profondità dello spazio. Gisleberto, attivo nella Cattedrale di Autun, in Borgogna, attorttorno al 1130, è invece celebre per una figura di Eva (69) distesa sa in un insolita posizione, che l artista ripropone anche su un capitello della stessa chiesa con Il risveglio dei Magi (70). L angelo o dal vago sorriso sembra davvero voler proteggere i Magi che riposaosano sotto la medesima coperta invenzione assai efficace , e con un lieve tocco ne sveglia uno, il primo, che apre gli occhi mentre ntre gli altri ancora dormono. 69. Gisleberto, Eva, 1130 ca., calcare, 72x131 cm. Autun, Musée Rolin (dal braccio destro del transetto della Cattedrale di Saint-Lazare). 368 70. Gisleberto, Il risveglio dei Magi, 1130 ca., pietra. Autun, Museo della Sala Capitolare (da un pilastro della crociera della Cattedrale di Saint-Lazare).

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Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico