La scultura romanica

13 Il Romanico La scultura romanica 61. Chiesa abbaziale di Santa Maria, rilievi della facciata, XII secolo. Ripoll (Spagna). Il nuovo rapporto tra scultura e architettura Per tutto il periodo altomedievale la scultura, come abbiamo avuto modo di vedere, si era limitata al bassissimo rilievo, a imitazione delle arti suntuarie e spesso con scopi puramente decorativi. Nell arte romanica, essa acquista nuovamente un ruolo di primo piano e un prestigio testimoniato anche dal fatto che alcuni dei suoi maestri non sono più anonimi artigiani e appongono la firma sulle proprie opere. Tale importanza dipende dal nuovo rapporto che la scultura sviluppa con l architettura sacra, dando vita a nuove soluzioni, come i portali istoriati, i protiri sorretti da figure di animali o i pulpiti scolpiti. La scultura, inoltre, non è più solo un riempitivo ornamentale ma, potendo occupare ogni spazio ed elemento della chiesa, assume il compito fondamentale di trasmettere all osservatore i messaggi dell insegnamento cristiano. Accanto a tutto il repertorio tardoantico di motivi geometrici e vegetali, ricompaiono infatti sia la figura umana, fondamentale per la narrazione delle storie sacre, sia il mondo animale in tutta la sua ricchezza e varietà. Queste figurazioni, soprattutto quelle più fantasiose e mostruose, servivano a illustrare il mondo tormentato dalle tentazioni del maligno, ma non mancavano di attirare critiche, perché, secondo alcuni interpreti, distoglievano i fedeli dall ascolto e dalla meditazione sulla parola sacra. Scrive Bernardo di Chiaravalle nel 1124: «Che vengono a fare sotto gli occhi dei monaci che leggono, quei mostri ridicoli, quelle bizzarre deformi bellezze e quelle mirabili difformità? Che significano quelle sordide scimmie, quei feroci leoni, quegli strani centauri che sono uomini solo per metà, quelle tigri coperte di strisce, quei cavalieri che si battono, quei cacciatori che si sfiatano nei corni? Qui si vedono corpi sotto una sola testa e là teste sopra un unico corpo. Qui c è una bestia quadrupede con una coda di serpente; là un pesce con la testa di bestia . L horror vacui Una chiesa romanica può presentare una facciata coperta di rilievi puramente ornamentali, magari con qualche animale simbolico come nell Abbazia di Pomposa, o con tarsie come nella Basilica di San Miniato al Monte, a Firenze. In altri casi, invece, la superficie appare totalmente rivestita di rilievi legati a temi del Vecchio o del Nuovo Testamento, con una varietà e una ricchezza di soluzioni tali da rendere la facciata quasi priva di spazi vuoti, come nella Chiesa di Notre-Dame la Grande di Poitiers. tipico dell arte romanica il portale istoriato, che vedrà poi il massimo sviluppo nell arte gotica. Sopra il vano di accesso, almeno in Francia e in Italia, può trovarsi anche una lunetta oppure un timpano ornati di sculture. La soluzione più frequente resta comunque quella del portale con strombature laterali ornate da figure a bassorilievo che arrivano a riempire tutta la superficie disponibile. L horror vacui (la paura del vuoto ) propria della mentalità medievale, che si manifesta nella necessità di riempire ogni spazio disponibile, si ritrova nella chiesa abbaziale di Santa Maria di Ripoll (61), in Spagna: non solo il portale è decorato negli sti365

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico