Dossier Arte - volume 1 

L arte romanica Monaci e pellegrini: la diffusione del Romanico 18-19. Chiesa abbaziale di Sant Antimo, XI-XII secolo, navata centrale e deambulatorio. Montalcino (Siena). ne la pianta originaria grazie alle indagini archeologiche e a una litografia che riproduce una veduta delle absidi precedente alla distruzione (16-17). L edificio era celebre per essere il più vasto del mondo cristiano: lungo ben 187 metri, aveva una pianta articolata, con cinque navate, un coro con deambulatorio e cappelle radiali, doppio transetto e cinque torri. La facciata, fiancheggiata da altre due torri, era preceduta da un porticato a tre navate. L interno, decorato con affreschi e sculture, di cui rimangono pochissimi frammenti, colpiva per lo slancio delle pareti. La navata centrale era suddivisa in tre ordini: arcate al piano terra, triforio cieco al piano mediano, e finestre al piano più alto. Al di sopra si innalzavano, altissime, le volte a botte, mentre all incrocio dei transetti si levavano cupole sormontate da torri. „ Chiesa abbaziale di Sant Antimo L Abbazia di Sant Antimo, nei pressi di Montalcino (vicino a Siena), era una delle più potenti fondazioni monastiche medievali e fu completamente ricostruita a partire dal 1118 su una precedente fondazione carolingia, sotto la direzione dell abate Guidone. Il punto di riferimento più importante per il progetto della nuova chiesa abbaziale è la chiesa del Monastero di Cluny, tanto che l abate richiese l intervento di architetti francesi per progettare il nuovo edificio, poi completato da un architetto lucchese, Azzo dei Porcari, menzionato in un iscrizione. La pianta a tre navate, di tipo basilicale, è caratterizzata dalla presenza di una grande abside e di un deambulatorio a cappelle radiali caso assai raro in Italia che denota la derivazione da modelli francesi (18-19). 339

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Dalla Preistoria al Gotico