Dossier Arte - volume 1 

12 Dal Paleocristiano all Alto Medioevo 51. Altare del duca Ratchis, rilievo laterale con la Visitazione, 737-744, pietra d Istria, h 90 cm. Cividale del Friuli, Museo Cristiano. 52. Chiesa di Santa Sofia, VIII secolo, interno. Benevento. La lastra con la Visitazione (51), cioè la scena dell incontro fra Maria e la cugina Elisabetta, incinte rispettivamente di Cristo e di san Giovanni Battista, è occupata dalle figure delle due donne che si abbracciano. L intensità del gesto e del sentimento è sottolineata dall allungamento abnorme degli arti superiori più che dai volti, fissi e poco caratterizzati. Il rilievo bassissimo e l infittirsi degli elementi architettonici e vegetali sul fondo (per cui si parla di horror vacui, paura del vuoto ) rivelano come lo scultore si sia confrontato con i risultati dell oreficeria barbarica. „ Tempietto di Santa Maria in Valle A Cividale si trova anche il Tempietto di Santa Maria in Valle, fatto costruire dal duca Astolfo attorno alla metà dell VIII secolo. La semplice struttura quadrata è arricchita da decorazioni modellate in stucco, cioè con un impasto di gesso, calce e altre sostanze. Oltre a raffinati moti314 53. Figure di sante, 760 ca., stucco. Cividale del Friuli, Tempietto di Santa Maria in Valle. vi ornamentali e vegetali, è presente un fregio a bassorilievo (53), con sei sante disposte simmetricamente, notevoli per l eleganza e la pacata naturalezza degli atteggiamenti e dei gesti, frutto di una nuova interpretazione dei modelli antichi. „ Chiesa di Santa Sofia A Benevento si trova l edificio più complesso del territorio longobardo, la Chiesa di Santa Sofia (52), annessa al palazzo del duca Arechi II (758-788), che la fece costruire attorno al 760. Alla pianta elaborata e originale, che ricorda la forma di una stella, corrisponde una varietà di coperture, con volte quadrate, triangolari e trapezoidali e una cupola al centro. Le colonne di spoglio con capitelli corinzi sono indizio di ammirazione per l antichità, mentre l intitolazione della chiesa è un riferimento esplicito alla celebre Chiesa di Costantinopoli, forse più in segno di emulazione che di omaggio.

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Dalla Preistoria al Gotico