Le prime tipologie dell’architettura cristiana

12 Dal Paleocristiano all Alto Medioevo Le prime tipologie dell architettura cristiana Nasce l architettura cristiana Gli spazi della chiesa paleocristiana Dopo l Editto di Costantino sorgono, a Roma e in altre città, i primi edifici dedicati alla pratica religiosa cristiana: chiese, battisteri, costruzioni funerarie, le cui caratteristiche ispireranno l architettura cristiana fino al Concilio Vaticano II (1962-1965). Alcune di queste costruzioni sono ancora esistenti, ma sono state profondamente modificate nel corso dei secoli ed è possibile coglierne la struttura originaria soltanto grazie a testimonianze scritte o a immagini antiche. Due delle più antiche basiliche cristiane a Roma, San Pietro in Vaticano e San Giovanni in Laterano, si presentano oggi come imponenti costruzioni del XVI e XVII secolo. San Giovanni aveva e ha tuttora la funzione di cattedrale il termine duomo è un sinonimo di cattedrale che si diffonde nei secoli seguenti , cioè di sede in cui il vescovo ha la propria cattedra (sedia monumentale). Nell organizzazione cristiana, il vescovo (dal greco ep skopos, soprintendente ) è il capo della comunità cittadina dei fedeli. In molti edifici paleocristiani e di epoche successive si riutilizzano colonne, capitelli e altri frammenti architettonici provenienti da costruzioni romane, chiamati in latino spolia. L usanza, che per questo è detta spoglio, ha motivazioni pratiche ed economiche, ma dimostra anche l apprezzamento per l eredità del mondo classico e contribuisce a stabilire una continuità fra antichità e Medioevo. In alcuni casi gli elementi recuperati sono eterogenei per aspetto, materiale e provenienza, in altri sono scelti con cura e determinano il valore artistico dell edificio. La struttura delle chiese, destinate alla celebrazione di riti collettivi, riprende quella delle basiliche civili romane, che erano invece utilizzate come sedi per assemblee o corti di giustizia. Il termine basilica, oltre a un significato strettamente architettonico, può averne anche uno onorifico: alcune importanti chiese cattoliche sono chiamate basiliche indipendentemente dalla loro struttura. Nei primi secoli le chiese erano spesso precedute da un quadriportico (4), cioè da un cortile porticato a quattro lati, necessario per accogliere i catecumeni, cioè coloro che si erano accostati alla nuova religione ma non avevano ancora ricevuto il battesimo e perciò non potevano assistere alla parte della messa in cui avveniva la consacrazione. Dopo la diffusione del Cristianesimo e della pratica di battezzare i bambini, il quadriportico perse la sua ragione d essere e per questo è raro nelle costruzioni più recenti. Si chiama nartece il lato del portico adiacente alla facciata: questa parola si usa anche per definire il portico composto da un solo lato addossato alla facciata. L interno è diviso in tre o cinque navate da file di colonne che sostengono la trabeazione. La navata centrale è più ampia e spesso più alta delle navate laterali, dette anche navatelle. La zona di una basilica posta attorno all altare prende il nome di presbiterio perché riservata ai sacerdoti, detti anche presbìteri (dal greco presb teroi, anziani ); nei secoli più antichi era delimitata da recinzioni, dette plutei o transenne, che spesso sono state demolite in seguito. capriate 4-5. Schema e spaccato della basilica paleocristiana. abside accesso al deambulatorio nartece navate laterali quadriportico navata centrale 286

Dossier Arte - volume 1 
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Dalla Preistoria al Gotico