Dossier Arte - volume 1 

La formazione dell arte romana L architettura privata: case e ville 26. Disegno ricostruttivo della Villa di Settefinestre, seconda metà del I secolo a.C. Grosseto. 27. Disegno ricostruttivo della Villa dei Papiri, I secolo a.C. Ercolano (Napoli). 28. Villa di Catullo, I secolo a.C.-I secolo d.C. Sirmione (Brescia). Le ville marittime e lacustri Dal desiderio di godere della vista del mare nacque un altra tipologia di villa: quella marittima. Sappiamo dalle fonti letterarie che Scipione ne aveva una presso Pozzuoli, mentre Mario, Pompeo e Cesare possedevano ville a Baia, presso Napoli. Sulle coste del Lazio e della Campania abbondano ancora i resti di queste costruzioni, ma sono presenti un po ovunque, anche sulle sponde dei laghi. Talvolta erano dotate di impianti artificiali per allevare i pesci, le cosiddette peschiere. „ Villa dei Papiri La cosiddetta Villa dei Papiri (27), forse appartenuta a Lucio Calpurnio Pisone, fu una delle prime a essere scavata a Ercolano, alla metà del Settecento. Essa ha restituito moltissimi tesori, tra cui una ricca biblioteca di papiri (alla quale deve il nome), pregiate sculture in marmo e in bronzo, mosaici e affreschi. All epoca, la villa si trovava ancora sepolta sotto la colata di lava so- lidificata che ne aveva imprigionato le strutture, ed era raggiungibile solo attraverso una serie di pozzi e cunicoli. Scavi più recenti hanno confermato le ipotesi elaborate nel Settecento circa la sua struttura e la sua pianta e, negli anni Novanta del secolo scorso, si è proceduto a un nuovo scavo a cielo aperto; ancor più recentemente, infine, sono iniziate operazioni volte a risanare la villa dalle infiltrazioni d acqua proveniente dal terreno. Costruita nel I secolo a.C. su una serie di terrazze per una lunghezza di più di 250 metri, la villa si trovava allora lungo la linea di costa a strapiombo sul mare. Era composta da più zone: un grande peristilio rettangolare, al quale, a ovest, si appoggiavano alcune strutture in direzione di un terrazzo che terminava in un belvedere circolare; un corpo centrale formato da atrio, tablino e peristilio; vari ambienti sul lato orientale. „ Villa di Catullo La cosiddetta Villa di Catullo a Sirmione (28), chiamata anche Grotte di Catullo , è un esempio di villa tardorepubblicana il più importante di tutta l Italia settentrionale che si inserisce nella categoria delle residenze signorili di tipo chiuso, su sostruzioni (strutture sotterranee di sostegno) anche se presenta analogie con le ville marittime disposte su terrazze. Costruita sulla punta estrema della penisola di Sirmione, sul Lago di Garda, la Villa prende il nome dal poeta Catullo (Verona 84 a.C.-Roma 54 a.C.), che trascorse parte della sua vita nella zona e che cantò la città di Sirmione nei suoi versi. Il nome grotte deriva invece dall usanza rinascimentale di definire grotte le rovine sepolte, nelle quali si entrava come in cavità naturali. Il complesso fu edificato alla fine del I secolo a.C., dopo la demolizione di un edificio più antico, su una superficie di più di 2 ettari. L orientamento e la forma rettangolare, con due avancorpi sui lati brevi, permettevano di godere della vista panoramica verso il lago. I resti oggi visibili si trovano su più livelli e testimoniano l importante lavoro di progettazione che ha permesso, con sostruzioni e tagli della roccia, di edificare la villa. 213

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Dalla Preistoria al Gotico