L’oreficeria

8 Italici ed Etruschi L oreficeria L uso dell oro si afferma nella produzione artistica degli Etruschi nel periodo Orientalizzante, quando nasce l oreficeria etrusca e i prodotti di questa arte diventano una sorta di status symbol dell aristocrazia dominante. Un esempio di questa produzione è un pettorale d oro proveniente dalla Tomba Regolini-Galassi di Cerveteri (56). La lamina aurea è decorata da motivi stampigliati (cioè in rilievo, ottenuti con l uso di punzoni) di carattere orientalizzante: palmette, leoni, pantere, sfingi e grifi. Dalla stessa tomba provengono una fibula (spilla a fibbia) e un bracciale in oro, lavorati a sbalzo e con la tecnica della granulazione. 56. Piastra-pettorale, 675-650 a.C. ca., oro, h 42 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Gregoriano Etrusco (dalla Tomba Regolini-Galassi a Cerveteri). Sul bracciale (57) si ripete, inserito in piccole metope, il motivo orientale della Signora degli Animali; la fibula (58), invece, è decorata da file di ochette a tutto tondo su un disco, e con leoni alati a rilievo sull altro. Tali opere sono realizzate da artigiani in massima parte greci, che fin dall VIII secolo a.C. si stabiliscono a Vulci e a Cerveteri. soprattutto da quest ultima che gli orafi esportano i loro manufatti, come testimoniano i rinvenimenti in altre città etrusche. L oreficeria etrusca continua anche nel periodo arcaico e fino all Età Ellenistica, producendo fibule, collane a pendenti, orecchini a disco e a bauletto, bracciali, armille, anelli con corniole e diademi foliati. 57. Bracciale, 675-650 a.C. ca., oro decorato a sbalzo e granulazione, h 26 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Gregoriano Etrusco (dalla Tomba Regolini-Galassi a Cerveteri). 58. Fibula aurea, 675-650 a.C. ca., oro decorato a sbalzo e granulazione, h 32 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Gregoriano Etrusco (dalla Tomba Regolini-Galassi a Cerveteri). LA TECNICA DELLA GRANULAZIONE La granulazione è una tecnica orafa molto antica, attestata fin dal III millennio a.C. in Mesopotamia, da dove si diffonde grazie ai Fenici. Viene adottata anche dagli Etruschi, che la migliorano e ne fanno un uso più raffinato e complesso. La granulazione consiste nel saldare fra loro, su una lamina di supporto, piccole sfere o granuli (da cui il termine granu194 lazione ) secondo uno schema decorativo definito, in modo da comporre motivi ornamentali, mettere in evidenza alcuni particolari o creare fondi interamente granulati. Il metallo prevalentemente impiegato è l oro. Quando i granuli raggiungono dimensioni minuscole, come spesso accade nell oreficeria etrusca del periodo Orientalizzante, la tecnica prende il nome di pulviscolo. Nell applicazione della granulazione la difficoltà maggiore è data dal rischio che le minuscole sfere, se eccessivamente riscaldate, si sciolgano e si fondano al supporto, perdendo la loro forma. Molti gioielli e ornamenti rinvenuti nelle tombe sono impreziositi da raffinate decorazioni ottenute tramite la granulazione: motivi geometrici, floreali, zoomorfi o antropomorfi.

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico