Dossier Arte - volume 1 

L arte ellenistica La scultura pergamena e la sua tradizione 14. Agesandro, Polidoro e Atanadoro, Laocoonte, I secolo a.C., marmo, h 242 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Cortile del Belvedere. 15. Torso del Belvedere, copia romana del I secolo a.C. da originale del II secolo a.C., marmo, h 159 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Cortile del Belvedere. L influsso del Barocco pergameno Il linguaggio così originale ed espressivo che caratterizza il Donario di Attalo I e l Altare di Pergamo influenzò in maniera decisiva la produzione artistica coeva. Oggi, per le opere d arte pergamene e per quelle che vi si ispiravano, si parla di Barocco pergameno , in analogia con il Barocco propriamente detto, sviluppatosi nel XVII secolo. Come l estetica barocca seicentesca rappresenta una presa di distanza dalla precedente arte rinascimentale, improntata al senso della misura e dell armonia, così il Barocco pergameno si discosta dall arte greca classica proponendo uno stile pieno di pathos e di effetti drammatici e spettacolari, di forme in torsione e di dinamismo. „ Laocoonte La più nota delle opere del Barocco pergameno è forse il Laocoonte (14), definito da Plinio il Vecchio un insuperabile capolavoro e da lui attribuito a tre scultori di Rodi del I secolo a.C.: Agesandro, Polidoro e Atanadoro. L opera fu considerata un capolavoro anche nella Roma del Cinquecento, quando venne ritrovata in un sotterraneo sul colle Oppio. Oggi si ritiene che sia stata realizzata da tre eccellenti artisti di Rodi forse per una committenza romana, alla fine del I secolo a.C., che si ispirarono all arte pergamena, e in particolare all Alcioneo dell Altare di Pergamo. Laocoonte, sacerdote troiano stritolato con i due figli da due mostruosi serpenti usciti dal mare, è raffigurato al centro della composizione, seduto sull altare. Il suo corpo muscoloso disegna una grande diagonale che, iniziando con la possente gamba sinistra tesa, continua con il torso dai muscoli rigonfi. Il braccio destro si protende e all altezza del gomito bruscamente si piega all indietro, seguendo il movimento della testa. Le grosse ciocche di capelli, resi con profondi chiaroscuri, avvolgono il volto contratto; lo sguardo è rivolto verso l alto e la bocca è aperta in una disperata smorfia di dolore. Ai lati i figli, già avvolti dalle spire dei serpenti, che con il loro movimento conferiscono unità a tutto il gruppo, rivolgono lo sguardo atterrito verso il padre, che non può aiutarli; la loro posizione dà grande ritmo e tensione alla composizione. „ Torso del Belvedere Un opera ascrivibile allo stesso stile e da sempre molto ammirata a dispetto del suo stato frammentario è il Torso del Belvedere (15), noto dal 1430 e così chiamato perché 161

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Dalla Preistoria al Gotico