Architetture del Gotico internazionale

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Architetture del Gotico internazionale

L’architettura tardogotica è detta anche Gotico fiammeggiante (flamboyant) perché, soprattutto in Francia, finestre e rosoni sono caratterizzati da listelli di pietra simili a fiamme. Più in generale, vengono accentuati gli aspetti decorativi a discapito della chiarezza geometrica delle fasi precedenti.

Cattedrale di San Vito a Praga 

Insieme ad Avignone, uno dei principali centri propulsivi dello stile internazionale è Praga, capitale del Sacro Romano Impero Germanico, che sotto Carlo IV di Boemia e il successore Venceslao conosce un periodo di splendore artistico. Il duomo (116), dedicato a san Vito, venne iniziato dall’architetto Mathieu d’Arras, ma l’impronta fondamentale fu data da Peter Parler (Schwäbisch Gmünd 1333-Praga 1399), scultore e architetto appartenente a una dinastia attiva in molte cattedrali europee (il cognome indicava in origine il ruolo di vicecapocantiere). L’edificio, dalla struttura molto mossa e articolata, ha una pianta trapezoidale e volte complesse (117). Sul lato meridionale si trova la Porta d’oro, un portico a tre fornici (118).

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Duomo di Milano 

La Fabbrica del nuovo Duomo di Milano, fondato nel 1386, fu posta sotto la diretta giurisdizione del duca Gian Galeazzo Visconti. L’intenzione era di realizzare un edificio capace di rivaleggiare con le grandi costruzioni europee, sia per le dimensioni sia per lo stile, differenziandosi dal Gotico adottato fino ad allora in Italia. Anche per questo furono chiamati a consulto capomaestri di origine transalpina, tra cui Jean Mignot, che viene ricordato per una disputa con gli architetti lombardi e per la sentenza «Ars sine scientia nihil est» («L’arte senza scienza non è niente»). Il materiale utilizzato è il marmo di Candoglia, una pietra dalla colorazione leggermente rosata che si estrae in val d’Ossola e che veniva trasportata a Milano per via d’acqua, attraverso i Navigli (i canali artificiali che solcano il territorio milanese fin dal Medioevo). La costruzione del duomo durò per molti secoli. L’unica parte terminata entro i primi decenni del Quattrocento comprende l’abside poligonale (119), con grandi finestre ogivali, e il transetto, che furono chiusi con una facciata provvisoria. L’altare fu consacrato nel 1418.

Ca' d'oro a Venezia 

Fra le numerose architetture tardogotiche di Venezia vi è la Ca’ d’oro, un palazzo che si affaccia sul Canal Grande, costruito fra il 1421 e il 1440 per il mercante Marino Contarmi. Alla sua realizzazione collaborò tra gli altri Matteo Raverti (documentato tra il 1389 e il 1436), di origine milanese. La facciata del palazzo (120), un tempo policroma e arricchita di ornamenti dorati (da cui il nome), è giocata su una sapiente alternanza tra pieni e vuoti, pensati anche in funzione del riflesso sull’acqua. Le bifore e i loggiati dei piani superiori utilizzano il motivo dell’arco trilobato.

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico