L’architettura gotica in Europa e la scultura delle cattedrali
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L’architettura gotica in Europa e la scultura delle cattedrali
Chiesa abbaziale di Saint-Denis
La ricostruzione, iniziata nel 1137, della chiesa abbaziale di Saint-Denis (nei dintorni di Parigi) è considerata l’atto di nascita dell’architettura gotica. Il colto e potente abate Suger (1081 ca.-1151), con la collaborazione di un architetto ignoto, si occupa del rifacimento della facciata e del coro. La struttura della facciata (6), terminata nel 1140, ricorda il Westwerk di età carolingia e ottoniana, e le due torri che la fiancheggiavano in origine sono un elemento presente in molte chiese romaniche. Tuttavia i tre portali scolpiti presentano delle
innovazioni iconografiche e stilistiche, in particolare per il rapporto diretto fra struttura e decorazione. Le novità sono ancora maggiori nel coro, consacrato nel 1144. Esso presenta infatti un doppio deambulatorio (7), sette
cappelle radiali e due cappelle rettangolari (una sola delle quali è conservata), dove la luce penetra attraverso ampie finestre con vetrate policrome, in applicazione delle teorie sulla luce come emanazione divina allora attribuite al santo protettore dell’abbazia. L’innovazione è resa possibile dall’uso delle nuove tecniche architettoniche e delle strutture basate sull’arco ogivale, più agili e leggere. Nelle testimonianze scritte che ha lasciato sulla ricostruzione della chiesa, l’abate Suger esalta tra l’altro «il diffondersi continuo e mirabile della luce delle vetrate sacralissime».
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Cattedrale di Notre-Dame a Parigi
Fondata intorno al 1160 dal vescovo Maurice de Sully, la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi ha subito danni e alterazioni nel corso dei secoli, in particolare con gli interventi ottocenteschi di Eugène Viollet-le-Duc, secondo il quale restaurare un edificio significava «riportarlo a una condizione completa che potrebbe non essere mai esistita». Si tratta comunque di uno degli esempi più significativi della prima fase del Gotico, che esalta la potenzialità degli archi rampanti esterni
(8).
Nel portale centrale della facciata occidentale (10), la lunetta è occupata da una raffigurazione del Giudizio finale, in cui la zona inferiore, con la Resurrezione della carne, appare mossa e articolata. I pilastri e la strombatura dell’arco sono ornati da statue-colonna. L’interno della cattedrale (9), a cinque navate, presenta pilastri cilindrici e volte esapartite (volte a crociera divise in sei vele dai costoloni diagonali) separate l’una dall’altra da un arco trasversale. Sopra le arcate corre un matroneo, come nella tradizione romanica.
Nel portale centrale della facciata occidentale (10), la lunetta è occupata da una raffigurazione del Giudizio finale, in cui la zona inferiore, con la Resurrezione della carne, appare mossa e articolata. I pilastri e la strombatura dell’arco sono ornati da statue-colonna. L’interno della cattedrale (9), a cinque navate, presenta pilastri cilindrici e volte esapartite (volte a crociera divise in sei vele dai costoloni diagonali) separate l’una dall’altra da un arco trasversale. Sopra le arcate corre un matroneo, come nella tradizione romanica.
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Cattedrale di Notre-Dame a Chartres
Ricostruita dopo l’incendio del 1194 e consacrata nel 1260, la Cattedrale di Notre-Dame a Chartres
(11) è una delle principali realizzazioni del Gotico francese e modello per molte cattedrali successive. La sua importanza architettonica corrisponde a quella religiosa (dovuta al fatto che custodisce reliquie preziose, come il manto della Vergine) e al valore culturale della scuola che vi era annessa.
Il progetto originario prevedeva sette torri sulle facciate del transetto, all’inizio dell’abside e sulla crociera (lo spazio definito dall’incrocio tra navata centrale e transetto), che non sono state portate a termine. Le due torri della facciata principale erano state costruite poco prima dell’incendio, ma quella di sinistra è sovrastata da un’alta guglia eretta nel XVI secolo (detta Clocher neuf, "nuovo campanile"). Il portale centrale (Portale dei Re) risale al 1145-1150 e risente della scultura romanica: le figure seguono la tipologia della statua-colonna.
La pianta della cattedrale corrisponde a quella dell’edificio preesistente e presenta un interno a tre navate, un transetto anch’esso a tre navate e un coro con doppio deambulatorio e tre cappelle radiali (12-13). Le arcate sono sostenute da pilastri a croce, formati da una struttura cilindrica cui si addossano quattro semicolonne. Al di sopra del triforio, il claristorio si apre in ampie bifore.
Il progetto originario prevedeva sette torri sulle facciate del transetto, all’inizio dell’abside e sulla crociera (lo spazio definito dall’incrocio tra navata centrale e transetto), che non sono state portate a termine. Le due torri della facciata principale erano state costruite poco prima dell’incendio, ma quella di sinistra è sovrastata da un’alta guglia eretta nel XVI secolo (detta Clocher neuf, "nuovo campanile"). Il portale centrale (Portale dei Re) risale al 1145-1150 e risente della scultura romanica: le figure seguono la tipologia della statua-colonna.
La pianta della cattedrale corrisponde a quella dell’edificio preesistente e presenta un interno a tre navate, un transetto anch’esso a tre navate e un coro con doppio deambulatorio e tre cappelle radiali (12-13). Le arcate sono sostenute da pilastri a croce, formati da una struttura cilindrica cui si addossano quattro semicolonne. Al di sopra del triforio, il claristorio si apre in ampie bifore.
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Cattedrale di Reims
Iniziata nel 1211, la Cattedrale di Reims (14) è particolarmente importante per le sue sculture. La lavorazione del Portale della Vergine
(15) impegna diverse botteghe dal 1240 alla fine del secolo. Le statue sono quasi indipendenti dalla struttura, diversamente dalle statue-colonna di Parigi e di Chartres. Nell'Annunciazione (le due figure a sinistra), il modellato della Vergine è abbastanza rigido, mentre l’angelo dal sorriso dolce e arguto rispecchia le caratteristiche più tipiche della statuaria gotica: la raffigurazione di volti sorridenti è infatti una delle novità di questo periodo. Le protagoniste della Visitazione (le due figure a destra), con il loro aspetto di matrone romane, rivelano una tendenza classicheggiante, ma l'hanchement (in francese "ancheggiamento") delle figure, cioè l’andamento ad arco del corpo, con il peso appoggiato su un’anca, è un carattere saliente dell’arte gotica.
Cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais
La Cattedrale di Saint-Pierre a Beauvais, realizzata fra il 1225 e il 1272, si distingueva per l’altezza mai raggiunta prima di allora e per la leggerezza delle strutture. Tuttavia le volte, alte 48,5 metri, crollarono parzialmente nel 1284 e furono ripristinate in oltre quarantanni di lavori. La costruzione, interrotta a metà del XIV secolo e ripresa nel XVI, non è mai stata terminata e si è fermata al transetto
(16); anche l’altissima guglia eretta nel 1569 crollò quattro anni più tardi. Gli eventi storici, inoltre, hanno lasciato il loro segno, come in altre chiese francesi: all’epoca della Rivoluzione molte statue furono decapitate, mentre i bombardamenti della Seconda guerra mondiale distrussero numerose vetrate. Nonostante tutto, l’edificio impressiona ancora per le dimensioni e per la ricchezza della decorazione scultorea.
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L'Inghilterra
Uno dei primi esempi di architettura gotica fuori dalla Francia è la Cattedrale di Canterbury (17), ricostruita a partire dal 1175 dall’architetto francese Guillaume di Sens, al quale succede fra il 1179 e il 1184 un inglese di nome William. Entrambi adottano nel coro le volte costolonate. La pianta (18), molto articolata e sviluppata in lunghezza, comprende un doppio transetto, la Trinity Chapel intorno a cui gira il deambulatorio, e la cosiddetta Corona, piccola cappella assiale sotto la quale è sepolto Thomas Becket, l’arcivescovo assassinato all’interno della cattedrale nel 1170 da due sicari del re Enrico II e venerato come martire. La Trinity Chapel e la Corona sono opera dell’architetto inglese, cui probabilmente si devono anche alcuni aspetti decorativi e la scelta dei materiali, come i marmi policromi dei pilastri, che dipendono da tradizioni locali.
L'area tedesca
La città di Strasburgo, ora francese, apparteneva nel Medioevo all’Impero e all’area culturale tedesca. La Cattedrale di Strasburgo, ricostruita a partire dal 1176, adotta inizialmente forme romaniche; in seguito, anche per la distruzione della navata, si passa a uno stile decisamente gotico e ispirato ai modelli dell’Île-de-France. In questa fase è documentata l’attività dell’architetto Erwin von Steinbach, morto nel 1318, ritenuto un tempo responsabile dell’intero edificio e per questo esaltato dal massimo scrittore tedesco, Johann Wolfgang von Goethe, nel saggio Sull’architettura tedesca (1772). Si ritiene probabile che Erwin abbia progettato la facciata (19), rimasta incompiuta per la mancanza della torre campanaria meridionale e caratterizzata da una ricca decorazione scultorea.Il Duomo di Colonia è dedicato ai santi Pietro e Maria e conserva le reliquie dei Re Magi; venne iniziato nel 1248 prendendo a esempio modelli francesi, come provano l’ampiezza delle finestre vetrate e la presenza del triforio. Lo sviluppo in altezza, che supera i 43 metri, è ancora maggiore rispetto ai modelli. Nel 1322 fu consacrato il coro (20), ma il cantiere rimase incompiuto: solo agli inizi del XIX secolo furono ritrovati i progetti originali, e la cattedrale venne completata tra il 1842 e il 1880. Il compimento del cantiere del Duomo di Colonia è da considerare un episodio fondamentale per la coscienza nazionale tedesca, che attraversa l’età del Romanticismo e si realizza dopo il raggiungimento dell’unità e la fondazione dell’Impero prussiano.
La Spagna cristiana
Nel corso del XIII secolo si affermano nella Penisola iberica alcuni regni cristiani che indeboliscono il dominio musulmano, ridotto dal 1248 al solo regno di Granada. La presenza cristiana apre la strada alla costruzione di cattedrali e monasteri e alla diffusione dell’architettura gotica. La Cattedrale di Burgos, in Castiglia e León (Spagna settentrionale), viene iniziata nel 1221 e consacrata nel 1260, ma i lavori continuano per almeno tre secoli. La pianta a tre navate con coro e deambulatorio ricorda i modelli francesi, ma l’esterno (21) e l’interno (22) presentano una notevole ricchezza ornamentale, in particolare nel grande triforio ad archi polilobati (cioè formati da vari archetti minori). Questo gusto per la decorazione è certamente in rapporto con la tradizione ispano-moresca, cioè con l’arte che si era diffusa in Spagna durante la dominazione musulmana.
Dossier Arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico