Origine e caratteri del Gotico
Il mutamento che si verifica nell’arte a partire dal XII secolo prende avvio dall’introduzione di nuovi metodi costruttivi nella regione francese dell’Île-de-France. Qui, intorno alla metà del secolo, viene introdotta una nuova tecnica architettonica caratterizzata dall’uso combinato dell’arco a sesto acuto, della volta a crociera costolonata e degli archi rampanti: gli edifici così ottenuti sono contraddistinti da pareti sottili e spesso ridotte al minimo, ampie vetrate e uno spiccato verticalismo. Questo stile, che verrà poi chiamato Gotico, si diffonde dalla Francia al resto dell’Europa occidentale, e in certe zone rimane vitale fino al XVI secolo.Si definiscono gotiche anche le sculture associate all’architettura gotica con funzione decorativa, come quelle presenti nei portali, che seguono l’andamento verticale delle strutture, e le vetrate che occupano le ampie aperture consentite dall’alleggerimento delle masse murarie.
Nella pittura, invece, gli storici dell’arte individuano gli aspetti più originali del Gotico nell’insistenza sulla linea nei contorni e nei panneggi e nel naturalismo che caratterizza la raffigurazione di persone, vegetali e animali. Nella maggior parte dei casi, questo naturalismo si manifesta nell’osservazione e nella riproduzione dei dettagli, ma non nella ricerca di una rappresentazione razionale dello spazio.