13.  IL ROMANICO



Arte islamica, Grifo, particolare, XI secolo, bronzo. Pisa, Museo dell'Opera del Duomo. 

L'EPOCA E LE IDEE

La rinascita nelle campagne e nelle città

Intorno all’anno Mille – la cesura simbolica tra Alto e Basso Medioevo – il tenore di vita nell’Occidente cristiano appare assai modesto se paragonato a quello del ricco Impero bizantino e dell’avanzato mondo arabo. Nel corso dell’XI secolo, tuttavia, ha inizio una fase di forte ripresa demografica e di incremento dei commerci su lunga distanza; sono introdotte significative innovazioni nell’agricoltura e le tecniche costruttive vengono perfezionate. Questi progressi materiali si accompagnano a un’eccezionale fioritura culturale che riguarda le lettere, la filosofia e l’arte.
La ripresa bassomedievale ha per protagoniste le città, nelle quali, dopo il declino seguito al crollo dell’Impero romano, rinascono le attività artigianali e mercantili. Nell’Italia centro-settentrionale si affermano i Comuni, organismi politici cittadini che rivendicano l’autonomia dal potere imperiale cui sono formalmente sottoposti. Sorgono anche le prime scuole, dapprima legate alle istituzioni religiose (scuole vescovili), poi a organismi laici; a Bologna, nel 1088, nasce la prima università.

La Chiesa e l'Impero

I primi secoli del Basso Medioevo sono anche un’epoca di tensioni politiche e religiose. La contrapposizione fra Papato e Impero, i due grandi poteri universali che si contendono il predominio sull’Europa, raggiunge l’apice con la lotta per le investiture tra papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV. La contesa riguarda il diritto esclusivo, preteso da Gregorio VII, di nominare i vescovi. Dopo scomuniche e deposizioni reciproche e il noto episodio dell’umiliazione dell’imperatore, costretto a chiedere perdono al papa a Canossa (1077), si giunge a un compromesso. I contrasti riprendono però nel XII secolo e culminano nello scontro tra Federico I Barbarossa e i Comuni dell’Italia settentrionale, riuniti nella Lega Lombarda alleata al papa. Soltanto la Pace di Costanza (1183), con cui le città della Pianura Padana riaffermano la loro autonomia, mette fine alla lunga lotta.
La cristianità, intanto, è afflitta da gravi problemi interni. I mali della Chiesa riguardano la corruzione e i comportamenti immorali del clero, che ne minano la credibilità. Da più parti si sollevano istanze riformatrici, che nell’XI secolo trovano un punto di riferimento nel Monastero di Cluny.
Il fermento religioso di questo periodo si esprime anche nel vasto fenomeno dei pellegrinaggi. Le mete dei pellegrini sono in primo luogo Roma e Gerusalemme, ma anche Santiago di Compostela (in Galizia, Spagna), la Puglia (Monte Sant’Angelo) e altri centri minori. La devozione per le reliquie dei martiri, conservate nei santuari di tutta Europa, porta migliaia di religiosi e di fedeli ad avventurarsi ogni anno in viaggi lunghi e pericolosi. Gli scambi culturali che avvengono grazie ai pellegrinaggi favoriscono la diffusione dei nuovi stili nell’arte e nell’architettura, veicolati anche dalla rete capillare dei monasteri benedettini nelle campagne.

L'Islam in Europa

L’area meridionale e occidentale del continente, intanto, è interessata dall’espansione della potenza araba. Da secoli gli Arabi delle coste dell’Africa settentrionale e occidentale, i temibili Saraceni (i "mori" delle cronache medievali), minacciavano i commerci nel Mediterraneo e nell’Adriatico, controllati dalle Repubbliche marinare di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi. Intorno all’anno Mille la dinastia degli Almoravidi, musulmani di etnia berbera originari dell’attuale Marocco, controlla un’ampia area della Spagna e del Portogallo, denominata in arabo al-Andalus (da cui Andalusia); i Fatimidi, originari della Tunisia e dell’Egitto, dominano invece sulla Sicilia, conquistata ai Bizantini. Nel 1052 i Pisani riescono a cacciare gli Arabi dalle coste sarde, e nel 1063 saccheggiano il porto di Palermo. La potenza fatimida in Sicilia si sta indebolendo, e presto soccomberà a nuovi conquistatori, i Normanni della dinastia degli Altavilla, già presenti in Puglia e in Campania.
La fase più conflittuale delle relazioni fra Occidente cristiano e Islam si ha con le Crociate. La prima Crociata (1095) ha lo scopo di facilitare i pellegrinaggi verso il Santo Sepolcro di Cristo, ma mira anche a tenere sotto controllo la pressione dei Turchi sull’Impero bizantino. I rapporti fra cristianità e Islam non sono però soltanto conflittuali. Città ricche di cultura e arte come Siviglia, Malaga, Granada, Saragozza, Cordova e Toledo, in Spagna, e Palermo, Messina e Siracusa, in Sicilia, sono le capitali di fiorenti califfati in cui la convivenza pacifica di musulmani, ebrei e cristiani favorisce gli scambi culturali e, come vedremo, la formazione di nuovi linguaggi artistici.

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico