Gli alisei sono un esempio di venti costanti a livello globale: sono caratteristici della fascia tropicale e soffiano da nord-est verso sud-ovest nell’emisfero boreale e da sud-est verso nord-ovest nell’emisfero australe. Sempre su scala globale, sono invece venti periodici i monsoni, tipici dell’Oceano Indiano, che ogni sei mesi soffiano dalla terraferma al mare (monsone invernale) e viceversa (monsone estivo). Anche su scala locale esistono venti
periodici, come le brezze giornaliere, che si formano in prossimità delle coste (7). Lungo la fascia costiera, infatti, durante il giorno la terra si riscalda più rapidamente del mare: l’aria sopra di essa si riscalda a sua volta e sale verso l’alto creando una zona di bassa pressione; in questo modo attira l’aria fresca del mare, dove c’è una zona di alta pressione, dando luogo alla brezza di mare, che soffia quindi dal mare alla terraferma. Viceversa, di notte è il mare a essere più caldo, perché la terra perde calore più velocemente: le zone di alta e bassa pressione sono invertite e l’aria si sposta dalla terraferma verso il mare, generando la brezza di terra.