LE SOLUZIONI
Sappiamo bene che l’acqua di mare è salata: si tratta infatti di acqua in cui è disciolto quel composto che comunemente chiamiamo sale. L’acqua e il sale non possono però essere direttamente osservati come sostanze distinte; inoltre, l’acqua è salata, ha cioè acquisito una caratteristica dovuta all’altra sostanza con cui è mescolata, il sale, che a sua volta ha perso il suo stato di solido.
Le sostanze sciolte nell’acqua di mare hanno cioè formato un miscuglio in cui non
sono più riconoscibili come sostanze separate e hanno modificato le proprie caratteristiche:
questo tipo di miscuglio viene chiamato omogeneo, o soluzione.
Come i miscugli eterogenei, anche le soluzioni possono essere composte da sostanze in tutti e tre gli stati fisici della materia; le leghe metalliche, per esempio, sono soluzioni tra solidi
(1).
In una soluzione, la sostanza che è presente in quantità
maggiore si chiama solvente, quella che è presente
in quantità minore si chiama soluto.
Il rapporto tra la massa del soluto e quella della
soluzione si chiama concentrazione: maggiore è la massa del soluto, più la soluzione è concentrata. Una soluzione poco concentrata è detta
diluita.
Per un determinato solvente, ogni soluto ha una concentrazione massima, detta solubilità: quando la concentrazione massima viene raggiunta, il soluto non si scioglie più e la soluzione è definita satura.
La solubilità non dipende soltanto dal solvente e dal soluto, ma anche dalla temperatura: in generale, nelle soluzioni di liquidi e solidi la solubilità aumenta con l’aumentare della temperatura; nelle soluzioni di liquidi e gas, invece, accade il contrario, perché gli aeriformi si sciolgono maggiormente alle basse temperature.