Unità 1 LE SCIENZE E IL LORO METODO

3 Ipotesi ed esperimenti

A che cosa serve un esperimento? 
Che cos’è una legge? 
Quali sono le discipline scientifiche? 


Quando i dati sono stati raccolti, comincia la fase forse più avvincente del lavoro scientifico, quella in cui si provano a collegare tra loro le osservazioni fatte per formulare un’ipotesi, cioè una spiegazione provvisoria, che consenta di interpretare in modo completo e coerente il fenomeno osservato.
Questa ipotesi dovrà essere verificata attraverso esperimenti ed esperienze. Il termine esperimento indica una prova pratica, descritta in modo dettagliato perché possa essere ripetuta. Lo scopo è quello di riprodurre più volte e sempre allo stesso modo un evento o un fenomeno per verificare se l’ipotesi formulata e i risultati sperimentali sono così attendibili da poterne generalizzare le conclusioni e da poterle quindi utilizzare per studiare e spiegare tutti i fenomeni simili a quello considerato. Se un’ipotesi “sopravvive” a molti esperimenti, cioè si dimostra sempre corretta, viene accettata dalla comunità scientifica e diventa una legge.
Le leggi scientifiche, però, non sono mai verità assolute e definitive: nelle scienze non esistono spiegazioni giuste o sbagliate, ma solo probabili, fino a prova contraria. Questo metodo insegna quindi a formulare previsioni e ipotesi relative ai fenomeni che si stanno studiando, e a verificarle attraverso esperimenti che permettono di selezionare tra le ipotesi quelle che possono diventare leggi.
Si tratta di un modo di procedere che è stato chiamato metodo scientifico sperimentale, o galileiano, perché fu introdotto dal fisico italiano Galileo Galilei (1564-1642).



Il metodo scientifico sperimentale

  › pagina 21  

(a)

(b)

(c)

  fare per imparare  

SPERIMENTIAMO ›› VERIFICHIAMO UN’IPOTESI

OCCORRENTE

Un bicchiere; acqua; un tappeto; un termometro.

TEMPO NECESSARIO

20 minuti.

COME PROCEDERE

Supponiamo di voler dimostrare l’ipotesi che un bicchiere pieno d’acqua scaldato fino a raggiungere una data temperatura si raffredda più velocemente se appoggiato sul pavimento piuttosto che su un tappeto.

Per prima cosa riscaldiamo il bicchiere contenente l’acqua, misuriamo la temperatura utilizzando un termometro e lo posiamo sul pavimento.
Dopo aver lasciato trascorrere un determinato intervallo di tempo misuriamo di nuovo la temperatura e annotiamo la differenza (1)

A questo punto ripetiamo da capo l’intera procedura, ponendo però l’oggetto riscaldato a raffreddare sul tappeto invece che sul pavimento. Passato lo stesso intervallo di tempo misuriamo ancora la temperatura (2).
Ora mettiamo a confronto i dati della prima e della seconda misurazione e verifichiamo se l’ipotesi iniziale era corretta.

Scienze evviva! - volume A
Scienze evviva! - volume A
La materia