Nel primo testo, Trionfo dell’Amore, all’alba di un giorno di aprile a Valchiusa (il mese è un chiaro riferimento all’esperienza amorosa dell’autore, giacché proprio in aprile è avvenuto il suo primo incontro con Laura), a Francesco appare in sogno Amore che guida uno splendido carro trionfale seguito da una schiera di amanti famosi. Uno di loro si offre di essere sua guida e gli indica i nomi di quelle anime vinte. Una giovinetta, Laura, «pura assai più che candida colomba», conquista il poeta.
Nel Trionfo della Pudicizia, Laura, che inizialmente sembrava una ministra d’Amore, assale e vince lo stesso Amore. Essa lo sconfigge grazie alla sua virtù.
Nel terzo testo, Trionfo della Morte, Laura è assalita dalla Morte. In sogno la fanciulla appare al poeta per rassicurarlo sulla sua beatitudine. Gli confida anche di averlo amato, ma di aver tenuto segreto il proprio sentimento per la salvezza spirituale di entrambi.
Nel Trionfo della Fama, a sconfiggere la Morte giunge la Fama, seguita da tre gruppi di uomini che si sono coperti di gloria: gli antichi romani, i personaggi antichi non romani e quelli medievali. Seguono gli eroi dell’intelligenza.
Negli ultimi due trionfi, Trionfo del Tempo e Trionfo dell’Eternità, i valori umani dell’amore e della gloria cedono il passo alla riflessione filosofica. Il Tempo che distrugge la Fama viene assorbito e annullato a sua volta dal concetto di Eternità.