Le scelte stilistiche
La lode dell’amata non era certo un tema nuovo, essendo già ampiamente presente nella poesia precedente (provenzale, siciliana, siculo-toscana, stilnovistica), ma qui è nuovo il modo con cui Dante lo organizza in un testo abilmente costruito. Al soggettivismo della poesia precedente si sostituisce una dimensione corale della lode: ne è spia, sul piano formale, la frequenza dei pronomi indefiniti (qual, vv. 31, 35, 53; alcun, vv. 26, 37, 56; chi, v. 42), a indicare coloro che, realmente o ipoteticamente, si trovano a interagire con Beatrice. La lode della donna è pronunciata non soltanto dall’io poetico (molto presente nella stanza introduttiva, meno in quelle successive), ma anche dall’angelo, dai santi, da Dio e da Amore.