Al cuore della letteratura - volume 1

Il Trecento – L'autore: Giovanni Boccaccio

 T1 

Dalla corte alla città

Comedia delle ninfe fiorentine, XLIX, vv. 64-84

Non fu certo felice, Boccaccio, di lasciare Napoli, dove aveva vissuto anni gioiosi e spensierati, per tornare a Firenze. Il ritorno in questa città all’età di quasi trent’anni, e dopo quattordici di lontananza, rappresenta per lo scrittore un’esperienza triste e dolorosa.
Nelle terzine finali della Comedia delle ninfe fiorentine Boccaccio contrappone lo splendore della vita napoletana alla grettezza di quella fiorentina. Tuttavia in seguito, nel Decameron, quello stesso universo borghese-mercantile sarà rappresentato con ben altri accenti, molto meno negativi. 


METRO Terzine a rima incatenata (ABA, BCB ecc.).

       Ma pensi chi ben vede, se penoso
65  esser dovei e con amaro core,
       quel loco abandonando grazioso.
       Quivi biltà, gentilezza e valore, 
       leggiadri motti, exemplo di virtute, 
       somma piacevolezza è con amore; 

70  quivi disio movente omo a salute, 
       quivi tanto di bene e d'allegrezza 
       quant'om ci pote aver, quivi compiute 

       le delizie mondane, e lor dolcezza 
       si vedeva e sentiva; e ov'io vado 
75  malinconia e etterna gramezza. 

       Lì non si ride mai, se non di rado: 
       la casa oscura e muta e molto trista 
       me ritiene e riceve, mal mio grado; 

       dove la cruda e orribile vista 
80  d'un vecchio freddo, ruvido e avaro 
       ognora con affanno più m'atrista, 

       sì che l'aver veduto il giorno caro 
       e ritornare a così fatto ostello 
       rivolge ben quel dolce in tristo amaro.

Al cuore della letteratura - volume 1
Al cuore della letteratura - volume 1
Dalle origini al Trecento