L'ANTICA GRECIA

Dall’VIII secolo a.C. fiorisce la civiltà greca: la sua cultura è considerata la base del pensiero moderno occidentale, quello in cui anche noi siamo immersi.

IL TEMPO: Città indipendenti ma unite

A partire dall’VIII secolo a.C. si afferma nell’antica Grecia un nuovo modo di organizzare la vita comunitaria. Nelle città greche, e ad Atene in particolare, si svilupperà inoltre un nuovo modo di pensare, che pone al centro l’uomo e la fiducia nella sua capacità di indagare se stesso, la natura e le sue leggi.

LA STESSA LINGUA E GLI STESSI MITI

L’antica Grecia è suddivisa in tante pòleis (plurale di pòlis), città-stato con un proprio territorio e indipendenti l’una dall’altra, spesso in conflitto tra loro, ma capaci di coalizzarsi in nome di un bene comune: l’autonomia dallo straniero.
Anche se non formeranno mai un unico stato, le pòleis greche riconoscono di appartenere a una stessa comunità: hanno le stesse origini e parlano la stessa lingua, distinguendosi così dagli altri popoli, che definiscono “barbari” (in greco “balbuzienti”, cioè che non parlano il greco).
I Greci condividono anche gli stessi miti, cioè racconti fantastici attraverso i quali spiegano l’origine del mondo e della vita umana. I miti sono spesso rappresentati nell’arte greca, sia nella scultura sia nella pittura e nella letteratura.

Artedossier in classe
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