L'architettura del Secondo Novecento

L’ARCHITETTURA DEL SECONDO NOVECENTO

TRA RIGORE E LIBERTÀ

La lezione di Le Corbusier e quella di Frank Lloyd Wright influenzano l’architettura della seconda metà del Novecento, che percorre strade diverse ma tutte riconducibili a due tendenze principali:

  • un’architettura basata su forme razionali e sull’utilizzo di materiali moderni come l’acciaio e il cemento armato;
  • un’architettura caratterizzata da forme libere ed espressive, che vuole inserirsi in maniera armonica nel contesto naturale circostante.
In Italia, in particolare, l’architettura manifesta il bisogno di un linguaggio semplice e autentico, rinnovando l’interesse per i materiali tradizionali e locali, come il mattone e la pietra.

UNA BIBLIOTECA ACCOGLIENTE

Nei suoi edifici l’architetto statunitense non cerca a tutti i costi un effetto di novità, ma un legame con l’arte costruttiva del passato. Kahn vuole recuperare il rigore del mestiere dell’architetto, contro le mode e il consumismo: come si vede nella biblioteca di Exeter, propone forme equilibrate con spazi essenziali ed eleganti, capaci di soddisfare appieno le esigenze dell’uomo. Nelle sue opere la forza della luce e la semplicità dei materiali trasmettono lo stesso senso di pace e austerità che emanano i monumenti antichi.

LA CHIESA DEL VIAGGIO

L’architettura di Giovanni Michelucci cerca un rapporto di integrazione con il contesto naturale in cui sorge: questa chiesa, con le sue forme curve e dinamiche, dialoga con i percorsi autostradali che le passano vicini e, nel grande tetto a forma di tenda, richiama il carattere provvisorio del viaggio. I materiali semplici (pietra e cemento per le murature e lastre di rame per la copertura) si armonizzano perfettamente con il paesaggio toscano.

Artedossier in classe
Artedossier in classe
Arte&immagine