In tutto il mondo romano esistevano case con pareti decorate. Le pitture erano realizzate con la tecnica dell’affresco, cioè dipingendo sull’intonaco ancora bagnato, “fresco” appunto, in modo che asciugandosi trattenesse il colore. Grazie all’ottimo stato di conservazione di molti affreschi nella città di Pompei, sommersa dalle ceneri eruttate dal Vesuvio nel 79 d.C., gli studiosi hanno individuato nella pittura romana quattro stili principali.
PRIMO STILE (200-100 a.C.)
Le pitture riproducono gli elementi strutturali delle architetture greche: uno zoccolo in pietra, cornici e grandi pietre rettangolari disposte in file. Per simulare i materiali preziosi con cui erano realizzati gli originali greci, si usa lo stucco, mentre un sapiente gioco di colori riproduce le venature dei marmi.