Dal tempio antico allo stile classicista
La struttura del Pantheon esprime il senso cosmico dell’armonia dell’universo, e anche per questo è stata imitata più volte.
Fra i primi a studiare la cupola del tempio romano fu un architetto fiorentino del Rinascimento, Filippo Brunelleschi, che innalzò la grande cupola di Santa Maria del Fiore ispirandosi alla tecnologia antica (vedi alle pagine 178-179).
Nel XVI secolo, poi, vi si è ispirato l’architetto vicentino Andrea Palladio, per la Chiesa del Redentore a Venezia (vedi a pagina 261).
Ma è soprattutto nel XIX secolo, durante l’epoca del cosiddetto Romanticismo, che l’architettura prende come riferimento le opere e gli scritti della tradizione antica, per evidenziare i caratteri di misura e di equilibrio.