Autore | Georges Seurat |
Opera | UNA DOMENICA POMERIGGIO ALLA GRANDE JATTE |
Data | 1884-1886 |
Tecninca | Olio su tela |
Misure | 207,6 x 308 cm |
Luogo | Chicago, The Art Institute, Helen Birch Bartlett Memorial Collection |
Nel 1886 Seurat presenta all’ultima mostra impressionista questa grande tela, che suscita interesse da parte dei critici per “il suono del moderno” che da essa emana. Il luogo rappresentato è l’isola della Grande Jatte, sulla Senna, amata dai parigini per le gite domenicali fuori porta. Per realizzare il dipinto, oggi considerato il manifesto del Puntinismo, Seurat ha condotto studi scrupolosi: si è recato molte volte sulla Grande Jatte, in modo da catturare la stessa luce alla stessa ora del giorno, e nel corso di quasi due anni ha creato ben 163 schizzi e 583 disegni preparatori, sperimentando un metodo che è agli antipodi della tecnica istintiva e veloce degli impressionisti. I minuscoli punti di colore che formano le figure e il paesaggio sono infiniti, e ciascuno di essi è stato disposto accanto a un altro sulla base di un preciso calcolo di contrasti cromatici per rendere la massima luminosità.
Autore | Georges Seurat |
Opera | UNA DOMENICA POMERIGGIO ALLA GRANDE JATTE |
Data | 1884-1886 |
Tecninca | Olio su tela |
Misure | 207,6 x 308 cm |
Luogo | Chicago, The Art Institute, Helen Birch Bartlett Memorial Collection |
In questa grande tela l’artista parigino ha creato un’impostazione monumentale per rappresentare una giornata qualunque di persone qualunque, che trascorrono un pomeriggio di svago domenicale sul fiume. Alcuni vanno in barca a vela, altri passeggiano, pescano, o siedono sull’erba; un uomo fuma la pipa, una donna col cappellino cuce, un cane è alla ricerca di qualche avanzo, una coppia in abiti eleganti, lui col sigaro e lei con l’ombrellino parasole, porta a passeggio una scimmietta. I bambini giocano o colgono fiori, e in lontananza si vedono di schiena anche due gendarmi che passeggiano. La scena è dominata da un’atmosfera di silenzio e anche di fissità, come se le figure fossero burattini bloccati in un’immobilità irreale, impegnati nel gioco in cui all’improvviso tutti si devono fermare.
Arte Attiva
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