Alle soglie dell’Ottocento

Alle soglie dell’Ottocento

Una nuova sensibilità si affaccia nelle opere ancora neoclassiche di Canova e David e nella pittura visionaria di due artisti inglesi

I rivolgimenti politici che alla fine del Settecento stanno mutando il panorama europeo
– la crisi della monarchia assoluta in Francia, la Rivoluzione francese, l’ascesa di Napoleone
– hanno un’influenza notevole anche nelle arti. Emergono infatti nuove sensibilità: alcuni pittori, tra cui Füssli e Blake (che sviluppano uno stile autonomo rispetto al Neoclassicismo imperante), iniziano a interessarsi alle visioni che emergono dall’inconscio. Altri due grandi artisti, il veneto Antonio Canova e il francese Jacques-Louis David, anche se ancora legati agli ideali neoclassici, si fanno interpreti di nuovi stimoli. Ambedue lavorano nella seconda metà del secolo a Roma, città che all’epoca è la fucina delle nuove idee e accoglie talenti da tutto il mondo, attratti dalle accademie per stranieri, dai concorsi, dai premi e dalle borse di studio che vi si istituiscono ogni anno. Il giovane Canova, nato a Possagno nel 1757 e morto a Venezia nel 1822, arriva a Roma dal Veneto nel 1779, e si afferma grazie ai suoi innovativi monumenti funebri, per poi passare alla raffigurazione della pura bellezza ideale. David è invece a Roma dal 1774 e anche grazie a questo soggiorno rinnova, sempre seguendo lo stile neoclassico, un importante genere: la pittura di storia.

Le inquietanti visioni di Füssli e Blake

Füssli, nato in Svizzera nel 1741 ma naturalizzato inglese, dipinge figure che esprimono un doloroso senso di solitudine grazie anche a una ridotta gamma di colori. Blake, invece, coltissimo poeta e scrittore, suggestionato dal misticismo medievale, ricrea un mondo visionario, legando strettamente l’immagine alla scrittura. Nelle pagine dei libri che stampa lui stesso (sperimenta tra l’altro una nuova tecnica, la “miniatura a stampa”) inserisce figure fra le righe dei testi, proprio come nei codici miniati medievali.


David, tra storia antica e contemporanea

Jacques-Louis David, nato a Parigi nel 1748 e morto a Bruxelles nel 1825, si afferma nel 1785 con un quadro storico, Il Giuramento degli Orazi. Il dipinto fa epoca per la composizione imbevuta di classicità e diventa un manifesto dei valori estetici e morali neoclassici, che recuperano gli ideali di eroismo dell’antichità. L’artista francese, che partecipa in prima persona alla Rivoluzione francese, interpreta in modo austero ed eroico anche la storia contemporanea. Ne sono un esempio il drammatico “ritratto da morto” del rivoluzionario Antonio Marat e molte raffigurazioni di Napoleone, che paiono dimostrare come gli eroi moderni siano paragonabili agli antichi.


Arte Attiva 
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